Il sindaco di Marciana Marina, Giovanni Martini, invia una lettera al presidente della Provincia di Livorno, Giorgio Kutufà, per informarlo delle condizioni critiche in cui versa da tempo della provinciale tra Procchio e Mrciana Marina. Ecco il testo integrale della lettera: Dopo lunga, paziente e meditata attesa, mi trovo costretto a rivolgermi direttamente a Lei per metterLa a conoscenza di una situazione a dir poco incresciosa riguardante la viabilità nel tratto di strada provinciale, che congiunge Procchio a Marciana Marina. Dal 15 dicembre dello scorso anno, in seguito al cedimento, in località Bagno, di una parte della carreggiata, è stato posizionato un semaforo per regolare la circolazione in un tratto di strada, divenuto transitabile in una sola corsia. Questa situazione ha creato e sta tuttora creando notevoli disagi a coloro che devono percorrerla e giuste rimostranze da parte di semplici cittadini e di sempre più numerosi operatori turistici. In questi mesi mi sono impegnato personalmente, prima scrivendo e poi rivolgendomi direttamente per via telefonica all’Assessore ai Lavori Pubblici della Provincia Sig.ra Bandini e, più di un mese fa, mi era stata data assicurazione di un rapido intervento per la risoluzione di questo problema. Oggi, sono ancora in attesa di vedere una parvenza di inizio di lavori. Dalla segreteria del dirigente responsabile dei lavori pubblici della Provincia, ci è stato recentemente fatto sapere che forse i lavori inizieranno i primi di Giugno, che avranno la durata di circa 40 giorni e che pertanto verranno effettuati in piana stagione turistica. Orbene, Signor Presidente, vorrei che venisse all’Elba e si fermasse al semaforo in questione: oltre alla lunga coda che dovrebbe fare per superarlo, dietro agli autobus di turisti, che numerosi vengono a visitare il nostro versante in questo periodo, si renderebbe conto delle condizioni nelle quali versano le zanelle di raccolta delle acque piovane, che, in quel punto, sono ripiene di carta, di lattine e di bottiglie che alcuni occupanti delle auto (non molto dotati evidentemente di senso civico) gettano dai finestrini nell’attesa che il semaforo dia loro la possibilità di riprendere il cammino. E non vedrebbe solo questo, perché potrebbe constatare l’incuria con la quale sono tenute le strade del versante occidentale dell’Elba: dalle zanelle piene di sassi, terra, ed erbacce allo stato in cui versa il manto stradale, la cui ultima asfaltatura sembra risalire, a quello che mi dicono, a circa 10 anni fa, in occasione della tappa che fece nella nostra isola il Giro Ciclistico d’Italia. Speriamo, Signor Presidente, di non dover attendere, per la prossima asfaltatura, un’altra tappa della famosa gara ciclistica, perché è un evento che all’Elba capita molto raramente. Si parla tanto di dare un’immagine positiva della nostra isola, si fanno continui convegni e tavoli di concertazione, che purtroppo molto spesso restano fini a se stessi, perché non con le parole ma con i fatti e con la concretezza delle opere si danno risposte alle emergenze ed alle esigenze del territorio e si risolvono, almeno in parte, i problemi che tutti denunciano, ma che non riescono a trovare mai soluzione. Ci pare il tempo, Signor Presidente, che ognuno si assuma le proprie responsabilità, ci pare il tempo di dare risposte concrete, ognuno per le proprie competenze, perché l’immagine in negativo che viene data dell’Elba in questi tempi non può essere scaricata solo sulle amministrazioni locali, che avranno certamente le loro responsabilità, ma che non vogliono e non debbono essere caricate anche di quelle ad altri dovute.
Costa nord da procchio panorama