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A Sciambere fotovignettato e permesso negato

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 13 maggio 2005

Come preannunciato qualche giorno fa nella vignetta "La resa", la realtà ha ormai superato la fantasia, e la battaglia dell'ironia con il "trapiantato" è inevitabilmente persa. Perchè perdere tempo nel cercare un dialogo nella vignetta che strappi un sorriso o una riflessione, quando una sola dichiarazione del "liftato" fa scompisciare e "catavolgere" dalle risate presa e messa lì com'è ! Già qualche anno fa Paolo Rossi aveva previsto che, come comico, il prersidente-te-lo-sconsiglio silvioberlusconi era insuperabile, e se si fosse messo a far spettacoli nei teatri avrebbe fatto il tutto esaurito per anni. Adesso diventa impossibile fare pure delle vignette; non c'è gatto che tenga, interlocutore che lo superi, finzione che non sia già nelle sue dichiarazioni. "I russi che hanno combattuto il nazismo non erano comunisti" , "Prodi invece lo è ", "Bush e Putin li ho fatti ragionare io" , " se votate per i comunisti ci sarà miseria, terrore e morte" e così via .... Oggi ha dichiarato che «A marzo ci sono state le vacanze di Pasqua: non si può andare al mare e pretendere che il Pil cresca»... come se la Pasqua ci fosse stata solo in Italia o solo quest'anno! Quindi chiedo formalmente al direttore di Elbareport di ritirare la mia firma dalla vignetta odierna e di sostituirla con quella di uno che fa ridere molto più di me: Silvio Berlusconi (alias Alex Beneforti) Permesso negato caro Beneforti, non se ne abbia ma davvero non possiamo concederle quanto ci chiede. Lei converrà con noi che è buona norma tutelarsi da possibili azioni legali. Orbene, attualmente i suoi rapporti con la direzione del giornale sono ottimi, ma mettiamo che un giorno così non sia e lei ci citi davanti ad un giudice. Oltre a potere dimostrare che Lei, al pari di chiunque scriva su questo quotidiano pazzariello ma povero, fino ad oggi non ha visto un centesimo, potrebbe pure accusarci di aver favorito l'indebita acquisizione da parte dello sconfortante Primo Ministro della gloria derivante dal suo acume e dal suo lavoro. E poi, avendo praticato per tanto tempo i palchi, dovrebbe ricordare che un conto è far ridere consciamente la gente usando l'intelligenza per apparire dei beoti, un conto è l'essere dei beoti "nature" di quelli che ti fanno ridere loro malgrado. Ci faccia caso: quando questi ultimi tentano di far ridere consciamente raccontando barzellette insulse o impegnandosi a fabbricare facezie, di solito fanno incazzare.


berluscpil

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