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Voglia di informazione sulla Sanità

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 26 febbraio 2003

Quando si resta fino all' una di notte a discutere di sanità , come lunedì scorso ai Vigilanti, vuol dire che c' è sete di informazione. E sono state in effetti pochissime, in questi anni, le occasioni per sapere, con un profilo oggettivamente basso della Conferenza dei Sindaci e della stessa ASL; la stessa Carta dei Servizi dell' ASL 6, indispensabile strumento informativo per il cittadino nella quale sono definiti – tra gli altri - gli obiettivi, gli impegni assunti per il loro raggiungimento, le modalità di comunicazione, merita uno stralcio informativo locale e diffuso. Ottenute le assicurazioni che i proposti accorpamenti dei reparti non significherebbero un calo del personale impiegato per pediatria e ginecologia ( al massimo un infermiere ridislocato ? ) ci sembra superfluo ribadire l’importanza di una adeguata assistenza ai neonati, per evitare casi tragici o handicap anche gravi. Non si può infatti rischiare lunghe attese in caso di maltempo (e quindi impossibilità dell’elicottero a viaggiare) che aggraverebbero la patologia dello stesso neonato. Preso atto con piacere della prossima apertura della nuova sala operatoria o la positiva acquisizione di nuove specialistiche, restano da attuare una serie di miglioramenti , sia ospedalieri ( dallo strategico problema degli anestesisti, all’area critica, alla dialisi attualmente saturata dalla domanda del territorio -i turisti , non dimentichiamolo, scelgono il luogo di vacanza anche in base alla sicurezza sanitaria - e, non ultima, la scadente condizione dell' aspetto 'alberghiero' dei pazienti, vitto e aria condizionata in primis ) che territoriali. Che la salute vada preservata anche prima di dover ricorrere all' ospedale è un' acquisizione teorica della sanità che all' Elba fatica a concretizzarsi , e che invece necessita di interventi finanziari anche aggiuntivi agli aspetti sopra elencati , per un rapido completamento del RSA, per la realizzazione del Distretto e di un Elisuperficie di facile raggiungimento ( evitando in questo modo al paziente ulteriori trasporti che potrebbero essere dannosi per il suo stato ), per il sostegno alle patologie mentali, alla riabilitazione fisica, alla prevenzione del disagio adolescenziale attraverso la realizzazione di un centro diurno per i minori in difficoltà. Altro aspetto importantissimo riguarda il collegamento informatico del nostro Presidio che, vista la particolare condizione di isolamento, permetterebbe di utilizzare potenzialità quali la telemedicina, teleconferenze ed altre come stabilito dal PSR e da una apposita Delibera della Giunta Regionale nella quale è previsto un finanziamento di circa 500.000,00 euro. La stessa filosofia del Piano Sanitario Regionale sull' integrazione socio sanitaria attraverso la sperimentazione delle Società della Salute è fondata proprio sul ruolo fondamentale dei Comuni , assieme ad ASL, Associazioni e Cittadini; al di là che si realizzi formalmente tale società ( e bisognerà pur decidere se sì/come o no ), il tema della, mancata per ora , integrazione dei servizi sociali, educativi e sanitari all' Elba è l' altra priorità della sanità elbana assieme all' ospedale. Apprezziamo la nascita del cosidetto “Ospedale di Comunità” inaugurato a Cecina pochi giorni fa, per l’accoglimento di quei pazienti disabili che necessitano di particolari assistenze non solo infermieristiche e che oltre a garantire un’adeguata e più completa assistenza al malato solleva quelle famiglie che già si trovano in particolari situazioni : ci auguriamo che tale esperimento possa approdare fino a noi nel più breve tempo possibile. E i soldi ci sono , o meglio, ci spettano: lo scarto tra la minor spesa pro-capite per la sanità all' Elba rispetto e quella media di Livorno è ancora consistente. La ovvia affermazione che non vanno fatti sprechi non deve significare rinuncia alla realizzazione dei servizi mancanti o insufficienti , in modo da raggiungere quegli standard minimi ( quanti-qualitativi ) che sono il presupposto teorico della sanità toscana; ricordiamoci che quello che vale per il resto della Regione talvolta non combacia con le esigenze territoriali della nostra isola, quindi non necessariamente razionalizzazioni sostenibili sul resto del territorio valgono ovunque. Tenere conto di dati e statistiche può essere valido da un punto di vista economico, ma ricordiamoci che dietro ai numeri ci sono persone.


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