Controcopertina - Abusi a Morcone: Il Cigno Verde scrive al Sindaco

Scriviamo per segnalare alcune situazioni esistenti in Località Morcone, nel Comune di Capoliveri all’Isola d’Elba, e per richiedere gli opportuni interventi di competenza. A poche decine di metri dalla foce del Fosso del Pontimento (vedi foto) sul lato destro del torrente, è in corso di realizzazione una casa in legno e blocchetti, con evidentissimi segni di un uso a fini abitativi e che pare l’ulteriore ampliamento di una struttura per la quale dovrebbe già essere stato emessa, crediamo nel 2000, un’ordinanza di demolizione – evidentemente mai eseguita – da parte del Comune di Capoliveri. Nel merito si chiede: se esiste concessione edilizia per quanto in via di realizzazione; se esistono atti di sanatoria per quanto già realizzato in precedenza ed oggetto di eventuale ordinanza di demolizione; se quanto in via di realizzazione e già realizzato sia conforme ad eventuali concessioni e sanatorie comunali ed ai vincoli ambientali, paesaggistici ed idrogeologici ai quali è sottoposta l’area. Si fa inoltre presente che pochi metri più a monte di questa strana costruzione, il fosso del Pontimento è attraversato da un ponte (vedi foto) evidentemente lesionato in quanto sostenuto da “cristi” - usati in edilizia per sostenere i solai in via di costruzione - che basano direttamente sull’alveo. Il ponte presenta evidenti segni di usura, forse dovuti all’evento alluvionale del 2002. Si invitano le Amministrazioni interessate ad adoperarsi affinchè tale struttura sia messa definitivamente in sicurezza. Sulla costa che sovrasta il lato nord-occidentale della spiaggia di Morcone sono in corso di realizzazione diverse costruzioni, anche con l’apertura di strade e con intervento diretto sulla macchia mediterranea (vedi foto). Di particolare impatto paesaggistico ed ambientale appaiono quelle più vicine alla spiaggia: due costruzioni “gemelle” e speculari che sembrano collegate tra loro da uno strano ponte. Viste le caratteristiche ambientali e paesaggistiche del Promontorio di Morcone sul quale vanno ad insistere le nuove costruzioni si chiede al Signor Sindaco di Capoliveri: se esistano concessioni edilizie per quanto realizzato ed in via di realizzazione; se quanto realizzato è conforme con le eventuali concessioni edilizie ed ai vincoli ambientali, paesaggistici ed idrogeologici ai quali è sottoposta l’area del Promontorio di Morcone. Si ricorda inoltre che l’intera area di Morcone è classificata ad elevato rischio di esondazione così come indicato dalla cartografia allegata alla Delibera n. 1054 del 30/9/002 della Giunta Regionale (che si allega); lo testimoniano le due disastrose alluvioni del 1983 e del 2002, quest’ultima ha addirittura divelto opere di difesa (gabbioni) poste in maniera sperimentale a monte della foce del fosso del Pontimento. Un altro fosso, rilevabile in cartografia e sul luogo, risulta addirittura occluso da una strada. La stessa foce del fosso del Pontimento (vedi foto) è stata più volte ristretta dall’allargamento della strada comunale che va a formare un parcheggio retrospiaggia. La foce è anche attraversata da un ponticello che dà accesso ad una proprietà privata e che presenta poco più di un metro di luce, è stata inoltre cementificata e asfaltata per consentire l’accesso ad un locale posto a ridosso della spiaggia e ristretta dalla presenza di un ristorante proprio allo sbocco del fosso. Il tutto nel bel mezzo di un vero e proprio disastro urbanistico che ha aggredito costa e spiaggia e cancellato, deviato ed interrotto corsi d’acqua che scorrono violentemente in alvei di notevole pendenza, eredità certamente di uno sviluppo disordinato e selvaggio degli anni passati, ma che sembra proseguire indisturbato anche oggi. Visto che si annunciano lavori di “messa in sicurezza” dei fossi di Morcone, si invitano gli Enti interessati a ripristinare i corsi d’acqua nei loro alvei naturali, a non procedere a nuovi restringimenti e cementificazioni della foce del Fosso del Pontimento, a rimuovere e demolire ogni opera abusiva realizzata o in corso di realizzazione in un’area di così alto rischio idraulico. Rischio idraulico che, proprio per la realizzazione di manufatti lungo le aste dei fossi ed alla foce fin sulla spiaggia, ed anche per l’intubazione, il restringimento e l’attraversamento con strade, ha causato ingenti danni e messo in gravissimo pericolo l’incolumità di persone e cose già due volte in meno di vent’anni.

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