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A Sciambere della sete di giustizia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 07 maggio 2005

Un'anonima/o (tanto per cambiare) che si firma Doriana Fallace, (parafrasando il nome ed il cognome di una nota befana, razzista e guerrafondaia che abita a New York da dove ci dispensa le settepallosità delle sue prose più tardone), come sta sempre più frequentemente accadendo, si è lanciata in una spericolata esegesi con tuffo carpiato e raggruppato con due avvitamenti (coefficente 2,8) del contenuto dell'ultimo "A Sciambere", ma evidentemente facendole ribrezzo perfino scrivere l'indirizzo di questo giornale e non ritenendo degno il misero Elbareport dei suoi pensieri, ha ben pensato di esternarli sulle colonne delle news dei colleghi di Teleelba. Un giochino che avevamo già visto svolgersi sul Forum di Fabrizio Prianti ad opera di altri nostri censori, critici, detrattori ai quali peraltro, memori del motto che campeggiava su un antico periodico elbano: "lascia pur che il mondo dica .. viva la spica .. viva la spica", non abbiamo mai risposto, considerando anche l'andare a perorare le cause nostre su siti altrui una indebita invasione di campo. Facciamo un'eccezione (che non crediamo si ripeterà) per questa Doriana Volante non Identificata perchè ha dato prova di una capacità di fazioso stravolgimento del pensare altrui, da far impallidire tutti i valletti di TG1 e TG2 riuniti in slinguazzante sodalizio. Masotti - avrebbe detto nostra nonna - a petto a lei diventa una giacchettata. Partendo da una nostra iniziale affermazione ("Essere onesti non è poco, ma può essere pure irrilevante per quanto riguarda la "resa" amministrativa") ed evidentemente fermandosi alle prime righe, la nostra si è avventurata in una figurata pratica autoerotica gaudendo per un nostro ravvedimento (tardivo ovviamente .. e che Tardò saremmo?), dando la stura ad uno sproloquio antigiustizialista, bettinorimpiangente, chiamando ad alta testimonianza il supposto pentito revisionismo di Fassino in materia. Rimettiamo il boccino a posto: quella affermazione era da correlare al nostro giudizio critico sulla attuale Giunta alla quale riconoscevamo comunque, e non è poco, una profonda onestà. (a questa giunta eh!) come dire che l'onestà è condizione necessaria (imprescindibile) ma non sufficiente per amministrare bene. I corrotti ed i ladri potranno pure (anche se dubitiamo) pure riuscire a spacciarsi in qualche caso per efficenti, ma saranno comunque pessime persone e cattivi amministratori. Si tranquillizzi la signora: le decine d'anni trascorse a far politica e giornalismo che citava, non ci hanno condotto alla miseranda calata di mutanda, a rinnegare il giudizio sui moralmente devastanti anni '80, sulla Milano da bere, su Tangentopoli. Crediamo di avere dei valori, dei principi dai quali non ci è naturale transigere; non santificheremo post mortem nessuno, siano stati padrini di Berlusconi e radici del suo potere o locali emuli. Non condividiamo il disprezzo per chi cerca la giustizia, al pari di Gesù di Nazaret che a tal proposito ebbe a dire (Matteo Cap.V° Versetto VI°): "Beati gli affamati e gli affamati di giustizia, perchè saranno saziati".