Il Ministero dell’Ambiente, con una nota del 29 aprile del Dipartimento per l’Assetto dei Valori Ambientali del Territorio della Direzione per la Conservazione della Natura, inviata ai Parchi Nazionali, chiarisce definitivamente le competenze sugli abusi edilizie e sulla loro demolizione all’interno delle Aree Protette. Il problema era se gli Enti Parco potevano procedere agli abbattimenti ed usufruire dei finanziamenti in favore dei Comuni per l’abbattimento delle opere abusive, il Ministero delle Finanze, erogatore dei fondi, ha specificato il 4 marzo scorso che gli Enti Parco possono accedere a questi finanziamenti e quindi surrogare i Comuni nel caso non procedano alle ordinanze di demolizione di opere abusive all’interno dell’Area Protetta. Il Ministero dell’Ambiente invita quindi gli Enti Parco ad avviare convenzioni ed accordi con i Comuni sugli interventi di questo tipo da effettuare nel Parco. Da alcuni Comuni dell’Arcipelago erano state sollevate anche obiezioni sulle stesse competenze del Parco Nazionale, ipotizzando che i nulla-osta per abusi commessi prima dell’istituzione del PNAT non fossero di competenza dell'Ente Parco. Questo pronunciamento dei Ministeri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e delle Finanze mette la parola fine sulle competenze del Parco Nazionale sugli abusi all’interno dell’area protetta, confermandone poteri e centralità in materia ed il diritto/dovere dei Parchi a procedere ad eventuali demolizioni di opere illecitamente realizzate. Sulla base del pareri dei due Ministeri, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano il 6 maggio ha inviato a tutti i Sindaci, ai Responsabili degli uffici Comunali ed ai Segretari Comunali dell’Arcipelago Toscano una lettera nella quale vengono messi a conoscenza delle note ministeriali e dell’importante conferma che la “responsabilità” e la “competenza” per l’abbattimento/remissione in pristino delle opere abusive, all’interno delle aree protette, è degli Enti Parco che possono accedere ed usufruire dei finanziamenti predisposti a tal fine. Per questo il Parco ha invitato i comuni dell’Arcipelago Toscano a fornire, entro 15 giorni, tutta la documentazione riguardante le opere abusive all’interno del territorio protetto, specificando anche lo stato dei procedimenti in corso (sanatorie, condoni, ordinanze di demolizione, ecc,) e che nel futuro venga trasmesse all’Ente Parco la documentazione delle opere abusive che venissero riscontrate.
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