Confessiamo che ci aspettavamo di meglio dal centrosinistra portoferraiese, che ha battuto fino ad oggi troppo pochi chiodi rispetto all'aspettativa generata da un grande successo elettotorale. Essere onesti non è poco, ma può essere sotto il profilo della "resa" amministrativa irrilevante. Iniziamo pure a pensare che la squadra di Peria potrebbe essere rafforzata, cambiata, integrata, perchè i patti si mantengono, e pure se qualcuno pensa che il programma elettorale non sia la Bibbia, chi ha votato "Portoferraio Domani" ha il sacrosanto diritto di non essere preso per il culo al pari di un elettore di Berlusconi. Tutto ciò - e non ci par poco - premesso, siamo rimasti semplicemente esterrefatti leggendo i resoconti del lavoro del consiglio comunale. I residui variamente segmentati della più sciagurata gestione della cosa pubblica nella storia portoferraiese, ragionando del traffico nel Centro Storico sono saliti su una improvvisata cattedra. Pensiamo (e lo abbiamo scritto) che il nuovo schema di traffico sia tutto fuorchè immune da critiche, ma come fanno quelli che fino a ieri reggevano il timone della sfasciatissima ex-compagine di governo ad affermare che l'attuale amministrazione ha "ammazzato" Portoferraio? Con che muso fanno certe (e consimili) affermazioni? Ricordino questi signori che sulle pagine dei giornali di tutta Italia (a vergognarci) ci hanno condotto loro, ricordino di aver lasciato una città in maniche di mutande, con un bilancio disastrato, senza uno straccio di strumento urbanistico valido. Ricordino (questa Peria l'ha infilata giusta) che chi ha sfarinato il piccolo commercio del centro storico è stata l'abnorme duopolistica crescita della grande distribuzione, quel processo che lor signori hanno così tanto caldeggiato e praticato da finire chi invischiato chi sfiorato da poco allegre vicende giudiziarie. Un processo che ha condotto ad un degrado progressivo del Centro Storico, come frutto di politiche urbanistiche miopi ed incolte, che incentivavano gli abitanti ad andar via dal Centro per colonizzare e cementificare nuove aree extraurbane, abbandonando la Portoferraio dentro le mura senza una politica di recupero e riuso intelligente, senza servizi e con la prospettiva di diventare solo un gigantesco, spettrale residence estivo. "Noi siamo le vergini dai candidi manti ..." recita l'inizio di uno scollacciatissimo antico canto goliardico, che nei versi successivi spiega però che a quella ostentata castità imenea e di facciata, fa da contrappunto una nascosta posteriore lascivia. (spiegatelo all'assessore)
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