Il passaggio da tassa a tariffa sui rifiuti non sarà indolore, un aumento medio del 12% che inciderà sulle tasche dei cittadini non più soltanto in base ai metri quadri, ma anche secondo il numero dei componenti familiari. Sarà inserita anche la distinzione tra utenze domestiche e non domestiche, pagheranno di più quelle categorie che produrranno più rifiuti. Sanzioni severe anche per chi non osserverà gli orari e le modalità di raccolta porta a porta, incentivi per chi riuscirà ad intraprendere percorsi virtuosi sulla raccolta differenziata. E’ stato il vicesindaco Angelo Zini ad illustrare al Consiglio le novità in materia di rifiuti e le motivazioni politiche e tecniche che hanno spinto l’amministrazione all’adozione del nuovo metro di pagamento un anno prima di quanto imponesse la legge Ronchi. “Se non avessimo effettuato il passaggio avremmo comunque dovuto operare, nel bilancio di previsione del 2005, interventi sugli altri tributi, Ici, Tosap, la stessa Tarsu, che in definitiva si ripercuotevano in maniera più pesante sui cittadini”. Con il passaggio da tassa a tariffa il contribuente paga infatti l’intero importo del servizio, mentre con il pagamento della vecchia Tarsu veniva coperta soltanto una parte della spesa, la restante parte veniva integrata dal comune. Zini ha fornito alcuni numeri: nel 2004 con la tassa sui rifiuti il Comune ha incassato 2.770.000 euro, a fronte di un costo totale di 3.606.000, i circa 800.000 euro di differenza venivano prelevati dalle casse del comune. Per il 2005 si è pensato di introdurre una mitigazione per ridurre l’impatto degli aumenti: una quota, di un massimo di 500.000 euro, rimarrà a carico del Comune. Il dato del 12% medio in sé dice poco, con la rivoluzione intrapresa ci saranno categorie di contribuenti che vedranno ridotta del 30-50% la loro bolletta, ma anche categorie, come bar, ristoranti, hotel, che vedranno balzare alle stelle il prelievo. Zini annuncia che sono state introdotte però misure cuscinetto, come l’abbattimento del 50% della quota variabile, per le attività a carattere stagionale. Verrà comunque premiata la capacità di ridurre la produzione di rifiuti, anche attraverso singole iniziative di raccolta differenziata.
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