Primo Maggio ore 2 della notte, reduci dallo sbeffeggiante rock dei BWP al Tinello ci arrampichiamo sui tornanti che portano a S.Ilario e e poi a S.Piero. Appena arrivati incrociamo il coro che va a cantare il maggio sotto le finestre di tutte le donne nubili del paese. Sono una dozzina ma erano molti di più quando hanno iniziato il loro minuzioso giro più di quattro ore prima. Qualche passo e poi il coro si ferma i cantori del maggio si consultano e poi attaccano lo strano canto dal ritmo lentissimo e pieno di desueti termini settecenteschi. Le finestre non si schiudono a questa particolare serenata, non è nel rito e non è nei patti,ma c'è da scommettere che qualcuno ascolta dietro le ante appoggiate. Finisce la strofa e si sente lo scalpiccio dei cantori che vanno sotto un'altra finestra. Appuntamento per il 22 Maggio quando durante la "Festa dei Corolli" le omaggiate ringrazieranno chi ha cantato regalando al coro il corollo, il tipico dolce a forma di ciambella che tutti, cantori e non saranno chiamati a consumare.
Maggio S.Piero