Avevamo avuto notizia negli scorsi di una riunione dei Sindaci tenutasi presso gli uffici portoferraiese della Prefettura di Livorno e dedicata proprio al problema degli inerti. Sapevamo di una ipotesi secondo la quale il punto di raccolta e lavorazione degli inerti elbani sarebbe stato ospitato dalla società Sales nell’area delle cave di Colle Reciso, mentre altri 3 o 4 punti di temporanea raccolta per carichi di rifiuti di più modesta dimensione dovrebbero essere creati in altri siti dell’Isola d’Elba ancora da definire. Ma non c’erano state comunicazioni ufficiali dopo la riunione ed allora ne abbiamo chiesto i risultati al Sindaco di Portoferraio. “Si può dire che siamo molto vicini alla soluzione – dichiara ad Elbareport Giovanni Ageno – l’accordo di massima con la Società Sales è stato trovato, i comuni sono concordi. La Sales potrebbe spostare a Colle Reciso dei macchinari per la riduzione degli inerti già acquisiti di cui dispone in continente”. Sul perché non si è pensato di riattivare il punto raccolta di Rio Marina, Ageno risponde: “Per una questione di tempi, anche la soluzione riomarinese poteva essere battuta, ma sarebbe stata ritardata dai problemi legali che gravano sull’area” Ed ancora confermato quanto si diceva circa la destinazione del materiale risultante dalla lavorazione che in parte dovrebbe servire al recupero ambientale della vecchia cava Sales che si apre sul fronte capoliverese: “.. certo il materiale prodotto dalla frantumazione non risulta molto appetito sul mercato elbano – commenta il Sindaco Portoferraiese – ma una buona parte di esso potrà trovare utilizzo nei lavori stradali da compiere che interesseranno una grande parte della viabilità dell’Isola” Cosa manca, sotto il profilo procedurale, perché si possa dare il via a questa operazione?: "Il semaforo verde da parte della Provincia di Livorno, che non era presente alla riunione – dice Ageno – ma che era stata messa a conoscenza degli indirizzi della discussione. Crediamo comunque che anche la Provincia sia favorevole a questa soluzione”. Termina quindi in toni ottimistici l’intervista al Sindaco di Portoferraio, e forse è giusto essere ottimisti in prospettiva. Ma per quanto rapidi si potrà essere, è chiaro che passeranno ancora dei mesi, prima che la complessa macchina entri in funzione, nel frattempo si avvicina la stagione turistica, si intensificano gli interventi di manutenzione e ristrutturazione degli immobili, e cresce di conseguenza la produzione di rifiuti inerti. Restano fondati dunque i motivi di preoccupazione di chi teme di veder spuntare, se non si vigila in maniera adeguata, molte altre discariche, grandi e piccole, abusive.
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