ZTL in tutto il centro storico: dalle 9 alle17 in basso, permanente in alto; ritorno al consueto percorso antiorario, con accesso dalla Calata e uscita dalla Porta a Terra. Decisione finale all'assemblea dei cittadini? La proposta di Peria
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : domenica, 24 aprile 2005
Più che intervistare ci capita di prendere "al balzello" il Sindaco di Portoferraio Roberto Peria che all'ora di pranzo sta uscendo dal palazzo della Biscotteria. Siamo reduci da un breve giro all'interno di un centro storico che in effetti vede un affluenza di persone limitata rispetto al passato e siamo reduci dall'ascolto delle rimostranze di più di un esercente che non è affatto convinto della bontà delle nuove misure. Ne parliamo col Sindaco che ci spiazza un poco, anticipandoci quelle che saranno le sue proposte al termine del periodo di sperimentazione: "Zona a Traffico Limitato (residenti ed autorizzati) in tutta Portoferraio oltre le mura ma con un doppio regime per tutte le 24 ore nella zona alta (Da Porta a Terra a Via Ferrandini) dalle ore 9 alle 17 nel resto del Centro Storico" Peria ci annuncia anche che proporrà il ripristino di quelli che a nostro parere sono i "naturali" sensi di entrata ed uscita da Portoferraio tornando all'antica rotazione in senso antiorario, in modo da accedere al Centro dalla Calata e uscirne dal fornice di Porta a Terra. I Parcheggi esterni per il Sindaco rimarranno quelli noti della Banchina d'Alto Fondale della Zona Retroportuale rimasta nelle disponibilità dell'amministrazione, la creazione del parcheggio di scambio di Viale Zambelli compenserà la perdita dell'area del piazzale antistante la vecchia centrale che la proprietà intende riacquisire. Via Zambelli sarà il capolinea dei bus-navetta della linea blu che condurranno al centro con un servizio che sarà erogato gratuitamente. Ma chi porrà la parola fine a questo percorso decisionale? Peria afferma di lavorare per una soluzione che registri il massimo di condivisione possibile, ma non esclude che l'ultima decisione la si assuma con un percorso nuovo rispetto al passato, una specie di ricorso alla democrazia diretta: "Una grande assemblea dei cittadini interessati - dice - alla quale sia chiesto di votare su due o tre ipotesi di riassetto elaborate al termine della sperimentazione".
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