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Canile, si tratta per Colle Reciso - Con "Argo", possibile un canile anche in carcere

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 22 aprile 2005

Si sta accreditando sempre di più l’ipotesi della realizzazione del canile comprensoriale a Colle Reciso, nel versante che ricade nel Comune di Capoliveri. Una nota della Comunità Montana riferisce di un positivo incontro, svoltosi giovedì 20 marzo, tra i proprietari dei terreni, la società “Agricola Beta”, il Presidente Alessi l’Assessore Giuseppe Amato, il Viceprefetto Dr Fulvio Testi, il Comune di Capoliveri con l’ Ass. Alessandro Di Vita, le associazioni “Ragazzi del Canile “ENPA e l’Asl. “La disponibilità dell’ Azienda - si legge nella comunicazione della CM - alla cessione dei terreni individuati (in maniera compatibile con la salvaguardia dell’immobile preesistente che non verrà ceduto), consente al Comune di Capoliveri l’avvio dell’iter autorizzativo per la cessione formale del terreno e la successiva apertura del cantiere”. Tranne qualche iniziale protesta di alcuni abitanti di Lacona, la scelta del sito sul quale porre i ricoveri per i randagi sembra abbia messo tutti d’accordo, istituzioni e associazioni animaliste. “La zona ha i requisiti che ritenevamo più importanti – dice Michele Alessi de “I ragazzi del Canile” – è facilmente accessibile, lontana da centri abitati, e si trova in una posizione di centralità rispetto al resto dell’Isola. Di tutti i luoghi finora presi in considerazione questo è sicuramente il migliore.” Se la cessione dei terreni dovesse andare a buon fine, per la realizzazione del progetto, che se presentato entro il 30 settembre potrebbe beneficiare dei finanziamenti regionali, si sarebbero offerti anche i tecnici dell’Enpa. Si avverte perciò un certo ottimismo, come se l’annosa questione stesse imboccando il giusto piano inclinato, sebbene sul fronte animalista Michele Alessi freni un po’: “Saremo ottimisti quando vedremo il primo mattone, dopo tutte le vicissitudini passate il pessimismo è diventato cronico.” Discorso a parte merita l'ipotesi, ventilata, abbandonata, ripresa ed incoraggiata anche dal Ministro Castelli durante la sua visita di marzo, della realizzazione di un canile nel carcere di Porto Azzurro. Questa struttura nulla avrebbe a che vedere con il canile comprensoriale, che continuerebbe il suo iter a Colle Reciso, ma si tratterebbe della attuazione di un progetto del Ministero di Giustizia denominato "Argo", per il reinserimento e la risocializzazione del detenuto attarverso la cura degli animali. Il progetto, come si legge sul sito ministeriale, prevede in particolare tre diversi attività: la cura dei cani randagi, il ricondizionamento positivo dei cani, finalizzato al loro inserimento in “famiglia”, l'addestramento dei cani per servizi di rilievo sociale, quale l'assistenza ai disabili. Una occasione preziosa, già peraltro sperimentata in altri istituti di pena, che oltre a fornire professionalità importanti per i detenuti, contribuirebbe ad ammortizzare l'isolamento affettivo che il carcere produce.


portoferraio canile gabbie

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