Quando intorno a mezzogiorno di lunedì 18 Aprile un conoscente è entrato nell'abitazione di Salvatore Arbais un casolare isolato nei pressi di Colle Reciso sul versante di Lacona, dove l'uomo, un ottantunenne di origine nuorese, risiedeva ormai da molti anni, si è accorto che "il pastore" come gli elbani usavano chiamare l'Arbais per l'attività che svolgeva, non stava riposando. Il, sardo che non aveva familiari conviventi in quella casa per quanto si trovasse seduto in cucina e con la testa appoggiata al tavolo, era infatti privo di vita, stroncato da un decesso improvviso sopravvenuto con tutta probabilità a causa di un collasso cardiocircolatorio. E le condizioni in cui si presentava il cadavere dell'uomo, facevano supporre che la sua morte risalisse a molte ore, se non addirittura qualche giorno prima. Circostanze probabili ma che dovranno essere vagliate dal Magistrato a cui i Carabinieri della Compagnia dei Carabinieri dell'Isola d'Elba, dopo aver raggiunto il casolare ed effettuato i rilievi del caso, hanno segnalato l'accaduto. Intanto la salma dell'Arbais è stata trasferita presso l'obitorio dell'ospedale di Portoferraio in attesa che il PM incaricato decida se sottoporla ad ulteriori esami necroscopici o autoptici.
Valle di Lacona dal Tambone