Il risanamento ambientale del comprensorio minerario dell’Isola d’Elba registra un importante punto di svolta. E’ infatti stato firmato questa mattina a Roma, presso la sede del ministero dell’ambiente, un accordo di programma che consentirà di mettere in atto interventi necessari alla bonifica, con lo stanziamento di un milione e 400 mila euro: “Si tratta di una tappa particolarmente importante nel percorso di risanamento avviato dalla Regione, che già all’inizio del 2004, con il Piano regionale di azione ambientale, aveva inserito questo sito tra le zone di criticità ambientale della Toscana, con necessità di interventi caratterizzati da una forte integrazione tra politiche ambientali e sociali – spiega l’assessore all’ambiente Tommaso Franci – Si concretizza in questo modo l’impegno che dovrà portare al risanamento complessivo del vasto comprensorio ex-minerario, consentendo di salvaguardare un patrimonio storico e ambientale di grande interesse scientifico e culturale”. L’accordo è stato sottoscritto, oltre che dalla Regione, dal ministero dell’ambiente, dalla provincia di Livorno, dai comuni interessati (Rio Marina, Porto Azzurrro e Capoliveri) e dall’Arpat. Tre le aree minerarie interessate, Rio Albano, Terranera e Calamita, dove sono previsti i primi interventi di bonifica con i finanziamenti stanziati a favore della Regione dal ministero dell’ambiente. Gli enti attuatori saranno i rispettivi Comuni. Prosegue in questo modo, spiega Franci, un impegno avviato dalla Regione Toscana con il finanziamento, nell’ambito del Piano triennale di tuela ambientale, delle analisi e delle ricerche sui problemi di contaminazione provocati dal mancato ripristo dei compendi minerari abbandonati. “Un’iniziativa della Regione che consente oggi di avviare concretamente le bonifiche – aggiunge l’assessore – La situazione del comprensorio non è affatto allarmante, ma andava affrontata e risolta”. “Questo - conclude Franci – è un altro capitolo nella vicenda della trascuratezza con cui il demanio ha gestito e sta gestendo le aree ex minerarie, dopo il bluff del trasferimento al Coni. Oggi, grazie alla disponibilità del ministero dell’ambiente, gli enti locali avranno la possibilità di attivare interventi in sostituzione e in rivalsa del soggetto inadempiente. Questo risultato positivo pone sempre di più in evidenza la necessità di affrontare in modo strategico e definitivo le questioni legate alle aree ex minerarie”. E dopo l'Assessore regionale è il Ministro dell'Ambiente in prima persona a commentare con una dichiarazione all'ANSA il raggiungimento dell'Accordo: "Le aree che verranno sottoposte al recupero ambientale - ha detto il responsabile delle politiche ambientali del Governo Onorevole Altero Matteoli - sono fortemente inquinate e gli interventi concordati serviranno per evitare ogni rischio per la salute e per l'ambiente. Una volta eliminata la contaminazione in queste aree potranno essere eseguiti importanti interventi di rinaturalizzazione e di recupero del territorio" Articolato è il parere che viene espresso dal Presidente della Società del Parco Minerario Lorenzo Marchetti che chiude la nostra carrellata: "Finalmente quelle aree saranno sottoposte al recupero ambientale, però, mi preme sottolineare che non ci sono pericoli o rischi per la salute degli uomini e per l’ambiente: siamo di fronte ad un inquinamento naturale (geoinquinamento). Questi lavori sono necessari così come lo sono quelli, tuttora in corso, di messa in sicurezza di altri ex cantieri di coltivazione. E’ importante, però, conciliare le opere di bonifica salvaguardanto, allo stesso modo, le peculiarità che caratterizzano un habitat modellato dall’uomo nel corso di millenni. Sarebbe sbagliato, ad esempio, svuotare il laghetto delle Conche o piantumare le scarpate coprendo i mille colori del paesaggio. I successivi lavori di rinaturalizzazione e di recupero dei siti dovranno puntare alla valorizzazione scientifico-culturale del territorio proteggendo quelle singolarità che sono uniche al mondo"
tommaso franci
miniera 1 laghetto
Lorenzo Marchetti
Matteoli orizzontale