Paolo Virzì, il noto regista livornese autore di “Ovo Sodo”, ha in mente di girare un film su Napoleone Bonaparte all’Elba. Ha infatti trascorso alcuni giorni sull’isola per verificare se ci sono le condizioni adatte per trasformarla nel set del suo nuovo lavoro, un film tratto dal romanzo di Ernesto Ferrero “N”, vincitore del premio Strega nel 2000. Il regista livornese, accompagnato da alcuni collaboratori, ha fatto una prima esplorazione, una “location”, prendendo contatto con gli enti locali elbani. Non è ancora certo se Virzì deciderà di piazzare le macchine da presa sull’isola, intanto ha ripercorso i luoghi storici napoleonici, fermandosi più volte ad assaporarne l’atmosfera, soprattutto accanto al Teatro napoleonico dei Vigilanti. E proprio nell’enosteria Caffescondido di Marco e di Francesco, dove il regista si è fermato a mangiare durante questi giorni di esplorazione, che ha avuto modo di buttare giù, a matita, sulle tovagliette di carta di paglia, la sua idea fisica del panciuto imperatore corso e di una delle tante figure femminili che lo hanno circondato. Uno schizzo "vissuto" su cui poi è andato a cadere del vino, ma che proponiamo ai lettori di Elbareport. Per Virzì, reduce dal successo di “Caterina va in città”, sarebbe il primo film in costume e narrerebbe, così come si legge nelle pagine di Ernesto Ferrero, la storia di Martino Acquabona, studioso antimperialista, che viene nominato bibliotecario dell’Imperatore. Un Virzì insolito, che dai cortili di Shangai in Ovo Sodo, uno dei più popolari quartieri livornesi, si rivolge al tragitto europeo dell’aquila imperiale, sicuramente portandosi sempre dietro la sua disincantata ironia e l’attenzione per coloro che non si trovano a loro agio neppure a tu per tu con la grande Storia.
napoleone di Virzì