Torna indietro

Sprechi Idrici e cattiva informazione

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 14 aprile 2005

Mi sia consentito tornare su un argomento che affiora continuamente anche nella stampa Elbana : il risparmio idrico che privati cittadini ed operatori economici dell'Isola d'Elba sono continuamente sollecitati a mettere in atto. "Quando vi lavate i denti, chiudete subito il rubinetto, non fate il bagno in vasca ma la doccia, non lavate la verdura in acqua corrente ecc. ecc". Queste regole, a mio avviso, costituiscono solo un alibi morale nel senso che mettono a posto la coscienza di chi le applica, nel mentre, a conti fatti, possono dare solo risultati modesti quando non costituiscono invece un danno reale al normale vivere moderno degli elbani e al richiamo turistico dell'Isola. Sussistono dei fattori, poco noti a chi non conosce la tecnica acquedottistica, che annullano, in buona parte, i benefici effettivi dei provvedimenti citati mentre ve ne sono altri, molto ma molto più efficaci, che sono totalmente sottaciuti a mio avviso, con colpa grave di coloro che, enti benemeriti, dovrebbero approfondire meglio gli argomenti prima di prodigarsi tanto per la loro adozione all'Isola d'Elba. Gli acquedotti in genere e quelli elbani in particolare, più che dagli sprechi degli utilizzatori sono afflitti da un male mille volte peggiore: le perdite occulte che fanno disperdere nel terreno volumi enormi d'acqua. Ed é su questo argomento che occorre puntare l'attenzione se si vuole ottenere benefici reali. Ma, si obbietta subito, per risolvere questo problema il rimedio è uno solo: il rifacimento delle condotte obsolete del pubblico acquedotto! Anche questo è vero solo in parte in quanto le perdite di tali grandi tubi sono perdite grosse che vengono subito alla luce e quindi sono presto riparate. Le perdite occulte sono invece date da una miriade di piccolissime e sconosciute fessure o guasti che hanno due caratteristiche fondamentali: quella di essere diffuse dappertutto e quindi anche negli allacciamenti privati e, molto importante, quella di manifestarsi, solo o in maniera preponderante, quando la pressione di funzionamento dell'acquedotto è notevole. In altre parole di giorno, quando la pressione di esercizio si abbassa a causa dell'aumentata richiesta idrica, diminuiscono sensibilmente anche le perdite fino, come accade spesso all'Elba, a scomparire del tutto durante i periodi di servizio carente. E' durante la notte, nelle aree topograficamente depresse e durante i periodi di esigua richiesta idrica che queste ultime aumentano a dismisura!. Dai due fattori citati discendono alcune importanti considerazioni: -1-Per eliminare le perdite, male endemico degli acquedotti elbani, bisogna rifarli completamente giungendo fin dentro i muri di casa. Ciò significa impegni di spesa notevolissimi e, per quanto riguarda gli allacciamenti, a carico dei privati, e pertanto chissà quando vi si potrà provvedere in maniera completa. -2- Per dimezzare le perdite e quindi ottenere subito benefici mille volte maggiori di quelli dati dal risparmio di cui sopra esiste un rimedio, comunque necessario perché senza di esso anche il rifacimento totale di cui al n. 1 perderebbe presto la sua efficacia, ed è quello di razionalizzare il funzionamento degli acquedotti evitando tassativamente ogni inutile eccesso di pressione sia se dovuto all'altimetria del terreno sia alla variazione di richiesta idrica dell'utenza. Con questo provvedimento, ampiamente sperimentato in molti servizi idrici, si ottengono risultati, lo ripeto, immediati e mille volte più efficaci di quelli suddetti! E' quindi su di esso che bisognerebbe che gli Enti benemeriti di cui sopra incentrassero l'attenzione. Invece cosa fanno? Reclamizzano il risparmio idrico con il quale, per quanto detto, si ottiene l'effetto opposto cioé un aumento della pressione di rete e quindi un aumento delle perdite occulte. In altre parole, qualora anche tutti i cittadini elbani mettessero in atto i risparmio idrico tanto declamato, gran parte dell'acqua economizzata finirebbe per sfuggire dalle condotte colabrodo dell'Isola rendendo vano ogni sforzo ! In definitiva io dico: lasciamo che gli elbani consumino, sia pur con la dovuta parsimonia, tutta l'acqua che gli serve, lasciamo che i turisti facciano, se lo desiderano, il bagno in vasca, ma insistiamo presso l'ente gestore degli acquedotti affinchè metta in atto subito un diverso modo di distribuzione dell'acqua all'Elba con pressioni adeguate all'andamento altimetrico del terreno e ai consumi ora per ora dell'utenza. Ne risulterebbero, è vero, delle bollette più salate che tutti gli elbani però pagherebbero volentieri pur di usufruire di un servizio idrico efficiente nel mentre l'Ente Gestore degli acquedotti potrebbe contare su un adeguato introito comunque necessario per coprire le spese e che, nel caso dell'attuazione massiccia del conclamato risparmio idrico, finirebbe per comportare un aumento delle tariffe idriche vanificando quindi il vantaggio economico che il risparmio più volte citato promette all'utente dell’Isola. Invece con il sistema acquedottistico attuale, ove tutto funzionasse a dovere, si avrebbero per tutto l'anno con la sola esclusione di un breve periodo estivo, pressioni in condotta elevatissime che finirebbero per annullare anche i benefici delle eventuali nuove condotte. In realtà all'Elba tali pressioni elevatissime non si verificano mai perché si trasformano in inaccettabili perdite d'acqua. E' pertanto inutile tentare di ripristinarle con il risparmio idrico. Per favore, lasciamo perdere il risparmio idrico visto e considerato che, come detto, non produrrà grandi risultati ma invece una sicura maggiorazione di quelle perdite d'acqua così cospicue da farlo apparire, nel caso particolare dell'Elba, niente altro che un'inezia.


leg spreco acqua

leg spreco acqua