Torna indietro

A Sciambere dell'Espansione

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 14 aprile 2005

Stavolta, pensavamo di esserci salvati, invece, puntuale come l’influenza, ecco il chilometrico, spossante e febbrile Coluccia. Inondante come un’alluvione in Bangladesh, agile come un bradipo amazzonico, chiaro come una giornata novembrina a Londra, stimolante come la dolce Euchessina, l’ex Sindaco del Coccolo in su applica alle elezioni elbane un’analisi del voto locale, mentre è palese che lo spostamento dei voti ricalca quello nazionale e regionale. Per giustificare il suo centrosinistra espanso Coluccia vorrebbe farci credere che sono stati Galli e Logi a spostare il 6% dei voti a Campo e Marciana, invece è chiaro a tutti che è stato Berlusconi. L’omissione sullo splendido risultato di Capoliveri (del centrodestra, però) offusca un po’ il quadro analitico, ma Coluccia fa come l’Istat sotto Berlusconi: i dati statistici che non sono funzionali alla causa riformista espansa li scansa, li dimentica, li accantona a futura smemoria. Il compagno Giuseppe ci ricorda un sacco di motivi per i quali saremmo andati a votare, riassumibili in uno solo: grande entusiasmo delle folle per Toscana Democratica e per i nuovi Sindaci elbani del Centrosinistra espanso e per il Coluccia-pensiero. Lo ignoravamo. Confessiamo che di non aver letto il programma di Toscana Democratica e di non conoscere nessun elbano che lo abbia fatto (forse nemmeno Coluccia), ma per non votare il Cavalier Bellachioma ci sono bastate le sue cattive figure e le promesse non mantenute. Di Antichi, sinceramente non ce ne importava un piffero, e di come amministrano certi Sindaci del centrosinistra espanso, non condividiamo quasi nulla a cominciare dagli aggregati vicesindaci di Forza Italia e consiglieri MSI rimpiangenti. Se Coluccia continuerà a dire che abbiamo votato per l’alleanza di Prodi anche perché ci piacciono Logi, Galli/Graziani e Ballerini/Cardelli, rischia di diventare uno spot alla diserzione elettorale. Un consiglio ai DS: fermatelo, che forse fra poco si rivota! Insomma, probabilmente saremmo anche andati a votare Martini (quello che governa la Toscana, mica quello marinese, eh…) perché è bravino, ma la determinazione disperata con cui abbiamo votato la Sinistra era soprattutto per liberarci del Cesare Ragazzi in versione senile, mignon e tirata dietro le orecchie. Invece, sarebbe utile sapere dove l’ha vista Coluccia sta’ “gabina di regia politica del centrosinistra” elbano, forse era la pensilina di Veltroni (quello di qui), quella sparita da Lacona. Ma lo sa che la campagna elettorale elbana è stata un mortorio, che l’Ulivo in diversi paesi non ha nemmeno attaccato i manifesti, che a sentire il Presidente Martini alla De Laugier, nell’unica manifestazione elettorale dell’Ulivo, c’erano poche decine di persone, che a Capoliveri e Marciana qualcuno, arruolato allegramente nel centrosinistra espanso, ha fatto campagna elettorale per Leopoldo-Trombato Provenzali? Che nel centrosinistra elbista ci sia una regia occulta? Che il Grande Vecchio del Riformismo sia proprio il Pino di Rio che dal continente lontano ordina dirige, sposta le pedine ed espande il centro verso destra, sperando che la sinistra non se ne accorga? Ora, dopo aver insolentito ambientalisti e comunisti solo un anno fa, nella passata analisi delle elezioni Europee e provinciali, cerca di arruolare Verdi e PdCI nella Sinistra filogovernativa, mentre Bertinotti avrebbe perso perché i soliti estremisti non digeriscono la sua svolta ma invece Vendola ha vinto in Puglia perché hanno capito bene la svolta di Bertinotti. Nemmeno Carla Fracci, quando era nelle sue penne e nel suo vaporoso tutù, era capace di queste giravolte! Il Pino di Rio è l’unico esempio di albero volante, viaggia nella stratosfera dell’analisi politica e invece farebbe bene a stare attaccato a terra: nei paesi del centrosinistra espanso il centrosinistra vero ha perso, con particolare cura a Capoliveri, nei Comuni del centrosinistra che guarda a sinistra (meno Rio Marina, per campo impraticabile) l’Unione ha vinto. Se Coluccia aspetta di battere Berlusconi con operazioni tipo Ballerini e soci sta fresco, anzi staremmo freschi noi, tutti arruolati da D’Errico nel centroconunpiedespansoasinistra! TIRO FISSO Eccheccazzo Signor Tiro Fisso! Credevo di essere io quello che aveva detto la peggiore cattiveria su Pino Coluccia, quando stigmatizzando alcune sue spigolosità e rigidità di giovane dirigente comunista lo definii "Parallelebipedo". Erano tempi assai diversi che presumibilmente lei non potrà aver conosciuto, si figuri che allora Pino era Segretario di Zona e la sua segreteria era così composta: Daniela Calafuri, Athos Caprilli, Mauro Magnani, Sergio Rossi, Franco Scelza, Angelo Zini! Bel variopinto bouquet eh? Lei però, mi consenta, mi ha completamente oscurato come torturatore! Credo che quando avrà qualche anno in più apprenderà ad esercitare quella tolleranza che mi pare le faccia un po' difetto: Lei è indubbiamente divertente, ma deve permettere a ciascuno di essere riformista come meglio crede, e di interpretare i dati secondo il suo filo logico. Se il povero Pino si meritasse davvero una segata come quella che gli ha dato Lei, il Cavaliere, che si presenta a dire che l'ecatombe (Storace opere citate) é stata, come la fame nel mondo (tanto per ricordare una ghiozzata arcoriana), uno spiacevole contrattempo, cosa meriterebbe? Forse un colpo di Bazzooka sul trapianto pilifero? Dia retta ad un anziano, stemperi un poco la sua malcelata acrimonia (e se ha tempo faccia un'opera di bene, spieghi all'assessore cosa vuol dire stemperare una malcelata acrimonia!).