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Controcopertina: VINITALY - Aleatico elbano sugli scudi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 13 aprile 2005

Anche quest’anno i Vini dell’ Elba sono stati presentati al Vinitaly 2005 di Verona nel padiglione dei Vini di Toscana, rappresentati dalla produzione delle aziende Acquabona, Cecilia, Mola e Montefico. Oltre ai Vini bianchi e rossi, è stato sempre più apprezzato l’Aleatico dell’Elba a denominazione d’origine, un passito che ormai è considerato tra i migliori vini dolci italiani e che caratterizza tra gli addetti al settore e gli appassionati di Vini la viticoltura dell’Elba; è sicuramente un prodotto simbolo del nostro territorio, che lo caratterizza trasmettendone emozioni, tradizioni e cultura. E’ inoltre un Vino che è aumentato quantitativamente negli anni recenti ed aumenterà ancor più nei prossimi; è noto che si sono costituite nuove aziende incentrate sulla produzione di Aleatico con impianti di nuovi vigneti effettuati da viticoltori provenienti dalla costa toscana. Il Consorzio dei Vini ha oggi il compito difficile di tutelare l’autenticità, il nome e l’immagine dell’Aleatico, proprio perché rappresenta il territorio da cui proviene. L’ Aleatico dell’Elba non può e non deve essere più confuso dal consumatore con i vini liquorosi prodotti in altre zone dell’Italia. ma commercializzati sopprattutto sull’isola con il nome di Aleatico; pensiamo, infatti, che se è importante innalzare l’offerta della qualità complessiva della nostra isola, non si possa, con spicciole motivazioni commerciali, confondere una delle produzioni più tipiche dell’ Elba con prodotti artefatti quali sono i vini liquorosi, lasciando nel visitatore un ricordo distorto e spesso deludente collegato al nome dell’Aleatico. Dobbiamo anche ricordare che la legislazione CE sui Vini (Reg. 753/2000 e Decreto Ministeriale del 3 luglio 2003) consente solo per i Vini a denominazione di origine o ad indicazione geografica di riportare il nome del vitigno di provenienza; in definitiva i vini liquorosi generici non possono più utilizzare indicazioni di vitigni quali appunto Aleatico, Moscato, Ansonica ecc. e termini similari che possano trarre in inganno il consumatore. Gli organismi di controllo dei prodotti agricoli ed alimentari, che vigilano sul rispetto di queste normative, impongono ai Consorzi di tutela di segnalarne le inadempienze e le eventuali frodi. Ci sembra quindi importante che non solo gli operatori commerciali, ma anche gli addetti alla ristorazione come pure gli elbani e i visitatori siano a conoscenza di questa problematica e scelgano in prima persona di tutelare l’immagine del territorio nella convinzione che è interesse di tutti proporre sempre più qualità.


vigna acquabona

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