E invece no. I Ragazzi del Canile sono ancora agli Ex-Macelli di via Manganaro e si preparano ad un’altra nottata all’addiaccio nelle gabbie, la polizia non è ancora entrata al termine di una giornata nervosa, iniziata con la clamorosa iniziativa di denunciare all’autorità giudiziaria gli Amministratori e quanti hanno concorso a stilare l’ultima ordinanza di sgombero immediato che i consiglieri dell’opposizione Alessi, Fratini, Lupi e Palmieri dichiarano illegale e artefatta. Nella mattinata di martedì dopo un sopralluogo in comune, ed il definitivo controllo della documentazione allegata all’ordinanza, maturava nei consiglieri di “Insieme per il Futuro” la grave decisione di denunciare gli amministratori, per i motivi che avevamo già anticipato nell’ultimo numero del nostro giornale: difformità tra il parere espresso dal tecnico che aveva effettuato il sopralluogo e l’atto ingiuntivo, assenza del parere del responsabile dell’ASL (che aveva ritenuto peraltro inutile la visita ai Macelli), documentazione fotografica non relativa agli spazi del Canile, ordinanza stilata addirittura prima di acquisire il parere del tecnico. Accuse che se saranno riconosciute fondate metterebbero in grossi guai l’amministrazione. Quindi gli occupanti hanno deciso di tener duro nel canile meta di un continuo pellegrinaggio ai cancelli, con tanta gente che veniva a portare pizze, sigarette sorrisi e solidarietà ai ragazzi, a dialogare tra le inferiate, mentre sul fronte strada c’era una continua rotazione di manifestanti che tenevano compagnia ai poliziotti, ai vigili urbani pressati da un superlavoro (ore ed ore al canile per loro). Nel pomeriggio una riunione con il VicePrefetto, ma siamo ancora all’interlocuzione a cercare una conclusione il più morbida possibile della vicenda. Lo stesso auspicio che hanno espresso dalla Provincia il Presidente Claudio Frontera e quello del Consiglio Provinciale Nunzio Marotti, che hanno dichiarato il loro interesse per la vicenda e di aver chiesto al Sindaco Ageno di adoprarsi per un epilogo senza traumi dell’occupazione. E mescolata tra i tanti portoferraiesi di buona volontà c’è pure il sindaco di Rio Elba Catalina Schezzini, che fa vedere da che parte si schiera, cioè tra quelli che anche se stanno fuori, sono con il cuore oltre i cancelli.
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