In risposta al Sindaco dell’Isola del Giglio sull’ottima scelta del progetto ENEL Green Power per la realizzazione di una pala eolica in località Le Porte: E’ apparsa sulla stampa di ieri una Sua ennesima crociata a favore dell’eolico, prospettata come una difesa dell’amministrazione comunale all’impiego di energia rinnovabile a servizio del territorio locale, ma sostanzialmente rivolta a favorire il progetto ENEL Green Power per la collocazione di una pala eolica il località Le Porte all’Isola del Giglio. Una pala eolica che solo l’amministrazione comunale sembra continuare a volere, ma che, né la maggior parte dei cittadini gigliesi, e neppure i Verdi che peraltro sarebbero per principio i più favorevoli all’impiego di fonti energetiche rinnovabili, hanno intenzione di veder istallata all’Isola del Giglio. La tecnologia va infatti avanti, ed i Verdi nelle loro osservazioni fatte alla Regione Toscana e presentate anche a Lei in qualità di Sindaco del Giglio per respingere l’idea di quell’infelice progetto ENEL, hanno proposto una serie di alternative concretamente realizzabili per consentire al territorio da Lei amministrato di avvicinarsi nel più breve tempo possibile agli obbiettivi Kioto con gli effetti positivi che tutti dicono di auspicare all’ambiente e all’autonomia dell’isola. Ci permetta di avere dunque il dubbio, tuttavia, che quelle osservazioni potrebbe non averle lette. E ci consenta di chiederLe se Lei stesso abbia avuto modo di valutare quanto sia concretamente irrisoria la possibile energia che quella pala eolica dovrebbe fiduciosamente produrre. Ma ci chiediamo anche, se lei, Sig. Sindaco, sia stato poi informato delle ragioni per le quali la provincia sarebbe stata contrarietà a quel progetto, e delle motivazioni per cui gli avrebbe riservato un parere decisamente negativo. Lei stesso, del resto, ha ascoltato le parole ed i commenti del prof. Bulian, il Soprintendente alle Belle Arti di Siena, quando, nel visitare di recente il suo comune, è venuto a conoscenza da parte del portavoce locale dei Verdi, che la pala eolica di cui si parla andrebbe di fatto ad essere collocata in una zona particolarmente sensibile e di già definito interesse archeologico. Avrà potuto Lei stesso constatare quanto interesse lo stesso Soprintendente riservasse alla vicenda, soprattutto nell’osservare da lontano la zona scelta per la sua istallazione. Per altro verso, Lei, minimizzando alcune circostanze piuttosto evidenti, ed in mancanza di un’adeguata rappresentazione progettuale localizzata, magari di tipo computerizzato (rendering), ha anche affermato che la pala dell’ENEL si dovrebbe vedere soltanto da poche decine di metri di distanza. E a questo proposito ci chiediamo, e Le chiediamo, quale sia dunque l’eventuale tecnico della sua amministrazione, a noi sconosciuto, al quale si debba tale supposizione o addirittura la scelta di far collocare un impianto eolico simile a quello proposto dall’ENEL in località Le Porte. Un impianto, ricordiamo, alto appena 73 o 74 metri, con tre pale rotanti di una ventina di metri ciascuna. Sarà stato certamente qualcuno che non dovrebbe averLa assolutamente informato. E se invece fosse sul serio l’alternativa turistica suggerita dall’ingegnere dell’ENEL nel giorno in cui veniva presentato il progetto nella sala consiliare? La cosa potrebbe fare un così grande piacere alle centinaia e centinaia di turisti che ogni anno visitano quella zona quale antiporta per le più belle escursioni dell’Isola, tanto da indurli a convincere parenti ed amici, oppure soltanto semplici conoscenti, a prenotare un viaggio al Giglio, proprio in località Le Porte, per poter osservare la famosa pala eolica dell’Isola del Giglio, non crede? Le ricordiamo però che la Regione Toscana, che sta tuttavia valutando l’opportunità di realizzazione di quel progetto, attraverso la pubblicazione delle Linee Guida per la Valutazione dell’Impatto Ambientale degli Impianti Eolici, si è praticamente già espressa nel merito, e ciò è avvenuto fin dall’inizio, fin da quando cioè la regione ha individuato, proprio nel redigere tali stesse linee guida, “l’inopportunità” in termini naturalistici e ambientali di eventuale realizzazione di impianti del genere per l’Isola del Giglio. A tale proposito ove dovesse per caso leggerne i contenuti, ne capirà esattamente i motivi. A tal fine vorremmo poterle suggerire di porre la dovuta attenzione alle effettive esigenze di sviluppo dell’Isola, e la sensibilità del caso per una attenta gestione del suo territorio, pari almeno a quelle che ogni giorno dimostrano alcuni fra suoi concittadini più attenti, e i numerosissimi amici, spesso stranieri, che abitualmente vi ritornano, ai quali stanno particolarmente a cuore sia le bellezze intrinseche dell’Isola del Giglio che le peculiarità ambientali e naturalistiche che ha mantenuto nel tempo, in ragione delle quali, per apparire al resto mondo per quella che già in effetti è, non c’è alcun bisogno di realizzazione del faraonico progetto eolico dell’ENEL. Per rimanere ancora in tema di attenzioni verso l’Isola del Giglio, e, se ce lo consente, di possibili suggerimenti, La inviteremmo, infine, come abbiamo già fatto mesi or sono, a voler disporre e far disporre l’immediata rimozione della pala eolica che, da troppo tempo, e in evidente stato di abbandono, continua a trovarsi in località Allume. Quella pala, cioè, che, semmai dovesse ancora servire a qualcosa, rappresenterebbe la dimostrazione concreta che per talune scelte, che fin dall’inizio si sarebbero potute dimostrare sbagliate, o poco opportune se non addirittura non necessarie, con il tempo, a chiunque le avesse fatte, o per chiunque avesse il dovere di correggerle, il dovuto ripensamento risulterebbe quasi sempre difficile. Cordiali saluti
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