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I flussi elettorali nel centrosinistra

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 08 aprile 2005

Egregio Direttore, vedo che il Compagno Savino Carone da Capoliveri canta vittoria riformista, e ne ha ben donde, "Uniti nell'Ulivo", pronto a trasformarsi in Partito Unico dei Riformisti, spinto anche dal Riese della Piaggia Marchetti (lui un po' sconfitto), è cresciuto di un bel po'. Ma, guarda un po', è cresciuta altrettanto anche la cosiddetta sinistra radicale (RC, PdCi, Verdi) che forse sarebbe meglio chiamare Sinistra alternativa. Come è possibile? I moderati in uscita dal Polo hanno votato Diliberto, Bertinotti o Pecoraro Scanio? Se si guarda i voti scorporati si vede che più di 2 milioni di voti sono passati direttamente dal centro-destra al centro-sinistra e, se nelle regioni come la Toscana dove c'era il listone non si capisce chi si sia preso sti voti, si comprende bene a quali Forze Politiche siano andati dove i Partiti di "Uniti nell'Ulivo" si presentavano disuniti e con il proprio simbolo. I voti moderati sono finiti (meglio dire ritornati) ai moderati: nel sud il primo partito è la Margherita (anche nella Campania di Bassolino!) e l'UDEUR di Mastella è al 7%. Insomma, sono stati beneficiati dal crollo di FORZA ITALIA gli ex Democristiani, i Ds ne hanno beneficiato poco o nulla. E' vero che i DS sono probabilmente il primo Partito a livello nazionale, ma con una tenuta sulle provinciali del 2004 e con il crollo di Forza Italia. C'è invece a livello nazionale una crescita dei Comunisti Italiani e dei Verdi e una buona tenuta di Bertinotti. Quei voti in più vengono probabilmente, all'Elba credo di poter dire certamente, da ex elettori dei DS che non hanno digerito la svolta moderata e riformista che piace tanto al Compagno Savino. Era inevitabile, così come credo sia giusto che L'Unione abbia una gamba chiaramente moderata e riformista, di cui fanno certamente parte i DS, che ormai sono sempre più un partito liberal, ormai più vicino ai Democratici americani che alla Socialdemocrazia, con una corrente Socialista di Sinistra che è sempre più in sofferenza (Lei, Egregio Direttore, ne sa qualcosa). Va da sé che se la gamba centrale del centro-sinistra si è rafforzata grazie allo spostamento moderato dei DS e alla transumanza dei voti della Destra padronale di Forza Italia verso il centro dell'Unione, la gamba di Sinistra (che dispone già di un buon 10%) deve trovare una composizione e non si può presentare divisa alle prossime elezioni. Apparentarsi sarà inevitabile e necessario, altrimenti PdCI, Verdi e persino Rifondazione rischiano di rimanere fuori dai seggi assegnati col proporzionale. Credo che, espletata con successo e contentezza dei DS, la pratica riformista-moderata, ora tocchi a quella che Lei chiama la "Sinistra Sostanziale" trovare un terreno di confronto e di unità. Magari anche all'Elba, dove nei Comuni - ad esclusione di Portoferraio - la Sinistra di sinistra non è quasi mai rappresentata, anche se in alcuni casi rappresenta oltre il 20% dell'elettorato dell'Unione e porta acqua all'elezione di compagini amministrative a volte indigeribili per qualsiasi tonalità di rosso.


Mirino

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