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A Sciambere: Filologia del Baco Matto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 21 febbraio 2003

C'era un'espressione che gli elbani usavano un po' più frequentemente anni fa, ma che è ancora possibile di tanto in tanto risentire: "Gli è preso il baco matto" (corretta pronuncia "baho matto"). I meno adusi alla frequentazione delle nostre plaghe penseranno che l'espressione stia a significare "é impazzito" ma così non è. Nel caso che qualcuno vaneggi o compia azioni che non rispondono alla logica è più facile che si dica di lui: "Ha dato di balta" oppure "Gli ha dato di balta il capo". Quest'ultima espressione è mutuata (no assessore le medicine non c'entrano) come molte delle nostre più colorite espressioni dal linguaggio marinaresco e "dare di balta" significa letteralmente "ribaltarsi" ed era usato anche appunto per descrivere il rovesciamento di un natante. Al corretto termine tecnico "scuffiare" si preferiva appunto il "dare di balta" anche tra le onde del mar. Il "baco matto" non si applicava neanche nei casi in cui la momentanea perdita dell'aplomb ed dell'equilibrio psichico volgesse le azioni del soggetto verso la giocosità, in tal caso si usava definire le azioni dell'alterato come conseguenti ad un "colpo del grullo". Se poi la componente eccitativa-sessuale giocava un ruolo preponderante nello scomposto comportamento, la più calzante delle definizioni era: "gli è presa la gazzura" e nella fattispecie, se trattavasi di soggetto in tal senso modestamente deviante e di sesso femminile, si approdava su una aggettivazione del termine che produceva frasi del tipo: "Madonna come sete ingazzurita!" (trad. la vostra sensualità si esprime marcatamente). Il "baco matto" è altra cosa. Nel caso uno sia preso dal baco matto, specie se psicologicamente caricato da fastidi, angherie o soprusi il suo comportamento, benchè poco canonico, rimane supportato da una forte componente logica, in tal senso il "baco matto" può essere considerato come una sorta di anticamera della lucida follia. Le cronache di queste ultime ore ci hanno dato un luminoso esempio di baco matto quello del Sig. Parroco di Capoliveri, che essendosi rotto i santissimi (la metonimia ci par d'obbligo), per il transito di auto sul Sagrato della Madonna delle Grazie, un bel giorno ha stioccato sulle stradina storica, prima solo percorsa pedibus calcantibus, un par di "mazzere" (pesanti pietre) di granito come dire: "O passaci ora!". Il Sacerdote preso dal baco matto è stato denunciato, noi non solo gli esprimiamo solidarietà, ma anche simpatia e affetto, convinti che se agli elbani fosse venuto più spesso il baco matto, quest'isola l'avrebbero sciagattata di meno.