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A Sciambere del fattore "C", di quello "L" e del convitato di pietra

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 06 aprile 2005

Egregio Direttore, dunque, l’elezioni all’Elba sono andate benino per il centrosinistra, ad eccezione di Capoliveri (dove ci raccontavano che aveva vinto la Sinistra, ah,ah,ah…) e di Rio Marina, dove con due candidati, una locale e l’altro il nuovo capo carismatico del Paese nonché principale della suddetta locale, era chiaro che non poteva succedere diversamente. Anche a Campo e a Marciana continua a vincere il centrodestra, ma un po’ meno. A Marciana sembra che stavolta, a differenza di 5 anni fa, la Giunta Logi-D’Errico di centroconunpiedeasinistra non si sia spesa più di tanto per l’amico Leopoldino Provenzali (dato già per trombato e infatti brutalmente scaricato, al fine di una gloriosa carriera politica della quale si ricorderà l’impeccabile pettinatura), a Campo si consolida la presa dell’Uomo con i baffi a spese di AN, ma la roccaforte nero-azzurra rimane ancora salda. In attesa che, solo tra qualche ora, Coluccia ci spieghi questo nuovo miracolo politico del centrosinistralarge.che le prende proprio nei tre Comuni dove si era un po’ troppo allargato, proviamo a dirLe le nostre prime impressioni di quella che in Italia è stata una valanga a sinistra e all’Elba un consistente smottamento della destra. Forse nei tre comuni occidentali (in particolare a Marciana dove il calo dei votanti appare forte) ha giocato ancora una volta il fattore “C” come caccia, non è improbabile che i cacciatori abbiano disertato le urne dopo che hanno saputo che metà Elba era diventata Zona di Protezione Speciale grazie al Governo (e alla Regione) che fino al giorno prima con Alemanno aveva giurato per il libero sparo in liberista Stato e con Matteoli aveva messo sull’ara sacrificale elettorale l’amputazione del Parco senza anestesia. Se così fosse, in questo, Lei, Egregio Direttore, propagando una notizia tenuta gelosamente nascosta da un anno, avrebbe notevoli colpe insieme ai suoi infidi informatori, dei quali l’Amadio pretenderebbe giustamente nomi e testa, e a Legambiente che ha rigirato subito perfidamente il coltello nella piaga già dolorante da oltre un decennio. A Sinistra invece c’è un fattore “L” come, appunto, Legambiente. Infatti, il voto Verde si rafforza leggermente ma non raggiunge le vette delle scorse Provinciali dove l’appoggio esplicito di Mazzantini e compagnia li portarono addirittura al 9% di Marciana Marina. Stavolta LEGAMBIENTE ha indicato, anche se solo con l’esplicito schieramento del suo uomo più noto, il candidato ambientalista dei Comunisti Italiani, Caramassi, e il PdCI è diventato il secondo Partito del centrosinistra, scavalcando i Verdi e avvicinando i fratelli separati di Rifondazione (superati, guarda caso, a Marciana Marina dove Caramassi prende quasi il 7%). Insomma, Legambiente non sarà un Partito, ma quando vuole lo sa fare bene… A volte i politici chiedono agli ambientalisti: quanti siete, quanto contate? Presentatevi al campo sportivo delle elezioni, altrimenti non avete diritto di parlare”. I voti di questi ultimi anni dimostrano che gli ambientalisti muovono, fra verdi e voti fatti girare da Legambiente, che a volte si incrociano e si assommano come nel 2004, tra il 5 ed il 9%, un bel Partito, più grosso di molti di quelli che pretendono Sindaci ed Assessori e sicuramente più dei voti di quelli che spostano i cacciatori, scioperanti o meno. Ma se è così, e tutto lo dimostrerebbe, perché i Verdi, gli ambientalisti e Legambiente sono ancora visti con fastidio dal centrosinistra? Perché sono considerati e sentiti meno di chi, come i cacciatori e non solo, votano a destra? Così gli ecologisti, che a quanto pare votano in gran parte per i candidati della Sinistra e senza curarsi troppo di quale partito, non sono mai l’invitato al tavolo della discussione del centrosinistra, ma rischiano di essere, e forse già lo sono, il convitato di pietra della politica elbana. Anche se continueranno a negarlo.


provenzali leopoldo

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