Nel Consiglio Comunale del 30 Marzo, una delle Interpellanze presentate dal consigliere di minoranza Marcello Giardini, riguardava l’elisuperficie delle Ghiaie. Credo sia giusto e necessario fare un po’ di chiarezza e fermarsi a raccogliere le idee. Ho accolto con soddisfazione l’interpellanza pensando che finalmente le leggende metropolitane e i pettegolezzi da osteria che circolano da tempo sulla vicenda sarebbero stati definitivamente dissipati. Alla fine della discussione ho capito una cosa: non ci sono problemi di vento, ombrelloni o materassini che volano, elicotteri che precipitano sui bagnanti e poveri cittadini privati di una spiaggia. C’è solo molta approssimazione – impressione che si ricava anche leggendo le lettere di alcuni privati cittadini- e, soprattutto da parte dello schieramento politico di minoranza, l’ interesse è unicamente polemico e niente affatto costruttivo. Sinceramente credevo di aver capito che la preoccupazione principale fosse la sicurezza: a terra, a mare, sulla spiaggia. Alla fine, invece, si richiede di adottare il progetto della precedente amministrazione che prevedeva la realizzazione “dell’elisuperficie per elisoccorso”, nell’area davanti all’ospedale!!! Concordo pienamente! Quella sarebbe la giusta ubicazione, supportata dallo stesso Ing. Miarelli (responsabile tecnico e direttore degli elisoccorsi di Careggi e Siena) che ha avuto la bontà di seguirmi nei vari sopralluoghi per individuare una zona idonea nel nostro territorio. Vorrei precisare che il progetto nell’area attigua all’ospedale non era stato elaborato dalla precedente amministrazione comunale, la quale, probabilmente in sede di Conferenza dei Sindaci espresse parere favorevole, ma il progetto fu commissionato e realizzato dall’ASL 6. Questo non per meriti o demeriti vari, semplicemente perché è la Regione che incarica l’ASL di competenza a realizzare la struttura. Mi ricordo molto bene che la precedente Giunta Comunale individuò invece l’area della Zona Industriale vicino alla caserma dei Vigili del Fuoco. Come semplice cittadina, insieme all’Ing. Miarelli, avevamo fatto un sopralluogo nella zona, e l’ingegnere aveva subito escluso questa ipotesi per la presenza delle molte imbarcazioni che avrebbero reso difficoltose le manovre all’elicottero. Espressi sui giornali le mie perplessità, dato tale parere, augurandomi che i lavori cominciassero al più presto. Il resto è stato silenzio, perché l’elisuperficie non fu realizzata. Per quanto riguarda l’area vicina all’ospedale, forse ci si dimentica che, una volta reso pubblico il progetto per realizzare l’elisuperficie in loco, ci fu una vera e propria sommossa popolare, con lettere di protesta da parte di comitati, cittadini e politici, che andava ben al di là del pericolo di chiusura di appena 30 mt. di spiaggia. Oltretutto non dimentichiamoci che l’area ospedaliera è già abbondantemente sacrificata dalla mancanza di un vero e proprio parcheggio e che, di fronte a un’opera del genere la situazione peggiorerebbe ancora. Nell’ultimo Consiglio Comunale mi è anche stato fatto notare che sono un ambientalista. Faccio fatica a capire il senso di tale affermazione. Come se la spiaggia delle Ghiaie fosse un biotopo estremamente raro e qui fossero presenti endemismi animali o vegetali tali da richiedere norme di protezione straordinarie. Se così fosse la precedente amministrazione avrebbe dovuto richiedere l’inserimento della zona delle Ghiaie all’interno del perimetro del Parco Nazionale. Posso solo dire che il valore delle Ghiaie per Portoferraio e per l’Elba è un valore culturale, che magari va arricchito e valorizzato con interventi mirati (non ultima la riappropriazione da parte della comunità dell’area della ex-finanza), e il valore naturalistico risiede nelle valenze presenti a mare, ed anche queste debbono essere meglio salvaguardate e valorizzate. In sostanza ma non mi pare che siamo in presenza di particolari zone naturali come Le Prade o le Duna di Lacona (ultima zona dunale superstite nell’intero arcipelago toscano) e poi il nostro benedetto elicottero, che salverà molte vite, inquinerà sempre meno dei motoscafi e gommoni che transitano abusivamente in quel tratto di mare durante l’estate. Addirittura mi si contesta il danno sociale che potrà scatenarsi dalla distruzione della pista di atletica. Attenzione, la pista non sarà distrutta ma ridotta alla metà. Non dimentichiamoci che gli impianti sportivi sono presenti anche a San Giovanni e credo che ridurre una pista da 80 a 40 mt. per tale scopo non rappresenti un danno per i cittadini ma realizzi un servizio scandalosamente assente sul territorio. Vorrei, in ultimo parlare dei lati positivi. L’area è vicina all’ospedale. Elemento fondamentale: l’elicottero arriva dal mare e nella stessa direzione va via. La spiaggia delle Ghiaie verrà chiusa per non più di 30 metri, la maggior parte dei quali occupati da grosse pietre pressoché inutilizzate dai bagnanti. Tale area è stata chiusa, per una lunghezza di circa 80 metri, durante tutto il periodo di presenza della scuola allievi della Guardia di Finanza e nessuno ha mai lamentato la sua inaccessibilità, mentre adesso non si riesce a tollerare una privazione degli ultimi 30 metri di spiaggia! Mi trovo davanti a considerazioni, a mio parere, a dir poco sconcertanti! Alla chiusura di quei 30 mt. viene imputato un ruolo fallimentare per le sorti della prossima stagione turistica a Portoferraio, oltre che il peggioramento delle condizioni sociali degli ospiti e dei locali. Ne concludo che, a giudizio dei sottoscrittori dell’interpellanza un servizio di pubblica utilità è meno importante di un battaglione di 300 persone che portavano soldi a Portoferraio? Ma ci rendiamo conto che stiamo parlando di un elisoccorso!???!!! Un servizio che, per quanto ci si possa sentire al sicuro e tranquilli nelle nostre case, all’improvviso potrebbe servire anche a noi? Altre considerazioni fondamentali: la via d’accesso al punto individuato è di per sé una perfetta rampa naturale. I lavori necessari, che consisterebbero nell’installazione di una piattaforma metallica alta non più di due metri e nell’illuminazione dell’area, richiederanno, una volta superati i problemi burocratici di gare e affidamenti, un tempo massimo di tre mesi. L’altezza della piattaforma stessa e la esigua frequenza dei voli non renderebbero necessaria la predisposizione di una postazione per Vigili del Fuoco. Infine l’intera opera sarebbe molto meno dispendiosa di interventi a San Giovanni o davanti allo stesso ospedale. (che tra l’altro presenterebbero ulteriori problemi logistici) Forse ad oggi l’elbano dovrebbe discutere di come è attrezzato e regolato l’aeroporto della Pila per i servizi notturni dell’elisoccorso, piuttosto che della chiusura di 30 mt. di spiaggia.
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