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Legambiente conferma, il Ministero ha deciso la ZPS sul Capanne al Giglio e Capraia

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 02 aprile 2005

Avevamo aperto il precedente numero di Elbareport con una notizia che ci pareva clamorosa, la individuazione da parte del Ministero dell'Ambiente e della Regione Toscana di una vastissima area dell'Elba (Massiccio del Capanne, Enfola, Cima del Monte) e di tutte le isole (Capraia e Giglio comprese) come Zona di Protezione Speciale, un'area sottoposta cioè a regime di salvaguardia anche più rigido della "semplice" perimetrazione a Parco Nazionale. Molti guardando il calendario hanno pensato ad un "Pesce d'Aprile". Incredulo era il Vicesindaco di Campo nell'Elba Enrico Graziani che pensava avessimo preso una gigantesca cantonata, una nota polemica ci giungeva anche da Marcella Amadio di A.N. che ricordava gli impegni del Ministro dell'Ambiente Altero Matteoli a riperimetrare l'area protetta, non certo per espanderla. Abbiamo rimandato tutti alla consultazione del sito ministeriale, alla pagina www.minambiente.it/Sito/settori_azione/scn/rete_natura2000/elenco_cartografie/zps/zps.asp?reg=toscana. Durante la giornata è arrivata da Legambiente la conferma di quanto avevamo anticipato, in forma di una lunga nota tecnica che riproduciamo qui di seguito: LA NOTA DI LEGAMBIENTE Con una delibera del 14 marzo la Regione Toscana ha trasformato il Sito di Interesse Regionale (SIR B08, cod. Natura 2000 ff5160102) di Cima del Monte - Monte Capannello, che si estende su 653,15 ettari nei Comuni di Portoferraio, Rio nell’Elba e Porto Azzurro in una Zona di Protezione Speciale (ZPS). Il tutto è avvenuto in seguito ad una nota del Ministero dell’Ambiente del 24 febbraio che invitava la Regione Toscana a classificare con urgenza altre aree dell’Arcipelago Toscano come ZPS, in attuazione della Direttiva 79/409/CEE altrimenti Stato e Regione sarebbero incorsi nella procedura di infrazione da parte della Commissione Europea per non aver adeguatamente attuato la Direttiva Europea con una insufficiente copertura delle Important Bird Areas (IBA). Una sollecitazione che, pur lasciando perplesso l’Assessore regionale all’Ambiente che, in una nota inviata al Ministero dell’Ambiente, “ha preso atto con stupore di tale rilievo, ritenendo di aver provveduto ad una adeguata attuazione della Direttiva 79/409/CEE nell’area dell’Arcipelago in cui sono state classificate a suo tempo ben 9 ZPS a copertura delle isole di Gorgona, Capraia, Cerboli e Palmaiola, Pianosa, Montecristo, Formiche di Grosseto, Giglio, Giannutri e di un’ampia parte dell’Elba”, è stata comunque accolta, trasformato direttamente il Sito di Interesse Regionale in ZPS, con una procedura che salta la classificazione intermedia di Sito di Importanza Comunitaria (SIC) che di solito precede la designazione a ZPS. Il Ministero dell’Ambiente, dopo aver affermato nell’aprile 2004 che non erano necessarie nuove ZPS in Toscana, ha chiesto la riclassificazione, perché la Commissione Europea nel febbraio 2005 aveva intimato al Governo di dare esecuzione alla sentenza di condanna della Corte di Giustizia Europea del 20 marzo 2003 che prevedeva una multa di 30.000 euro al giorno alla Regione Toscana se il Governo Italiano non avesse provveduto ad incrementare i territori dell’Arcipelago Toscano identificati come IBA difesi da Zone di Protezione Speciale. Ma dalla delibera della Regione e dal sito internet del Ministero dell’Ambiente si scopre un’altra cosa ancora più clamorosa e di cui finora, nell’Arcipelago Toscano, nessuno sapeva niente: nel marzo 2004 è stata trasformata da Sito di Importanza Comunitaria in Zona di Protezione Speciale anche la grande area di Monte Capanne-Promontorio dell’Enfola che comprende praticamente tutta l’Elba Occidentale (vedi cartografia allegata), escludendo solo i centri abitati, e che si estende su territori dei Comuni di Marciana, Marciana Marina, Campo nell’Elba e Portoferraio per ben 6.753 ettari. Secondo le schede delle ZPS pubblicate sul sito internet del Ministero dell’Ambiente (www.miniambiente.it), nel marzo 2004 anche gran parte dell’Isola del Giglio - 2.094 ettari - é stata trasformata direttamente da SIR a ZPS per gli stessi motivi relativi alla grande importanza dell’Arcipelago Toscano per la protezione della fauna – soprattutto l’avifauna – e della flora. Le Zone di Protezione Speciale si istituiscono e in attuazione delle Direttive Europee “Habitat” e “Uccelli” per conservare natura e biodiversità e per realizzare la “Rete natura 2000”, e sono attualmente il livello di protezione più alto dell’U.E. (vedi scheda allegata). “La nuova classificazione di ampie zone dell’Elba Orientale e dell’intero Massiccio del Capanne – dicono a LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano – è una vera e propria pietra tombale sopra le promesse di tagliare il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano per consentire la caccia. Infatti sarebbe davvero singolare che un Governo che chiede alla Regione di realizzare più Zone di Protezione Speciale per difendere gli uccelli e la fauna in generale, dopo riducesse i confini di un’Area Protetta per consentire gli stessi animali protetti dalla ZPS. La procedura di infrazione dell’Unione Europea ripartirebbe immediatamente e la condanna della Corte di Giustizia Europea sarebbe automatica” Ma la nuova classificazione in ZPS all’Elba ed al Giglio andrà recepita dai Piani Strutturali, dai Regolamenti Urbanistici, dalle Varianti, dalla Comunità Montana e dal Parco Nazionale. I vincoli delle ZPS, infatti, prevedono precise Valutazioni di Incidenza e pongono dei modelli di gestione con vincoli precisi, in alcuni casi più forti di quelli del Parco Nazionale, ad esempio anche per la realizzazione di elettrodotti, impianti per l’energia eolica e di altre infrastrutture.


monte capanne tetto marciana

monte capanne tetto marciana

mappa elba occidentale zps

mappa elba occidentale zps

mappa monte capannello zps

mappa monte capannello zps

mappa capraia zps

mappa capraia zps

mappa isola del giglio zps

mappa isola del giglio zps