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Clamoroso: il governo Berlusconi avrebbe già "blindato" come Zona di Protezione Speciale mezza Isola, nuovi vincoli imposti più rigidi di quelli del Parco, ogni forma di caccia esclusa nel versante occidentale, piani urbanistici da rivedere

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 01 aprile 2005

Da ambienti ben informati informati vicini alla Provincia di Livorno apprendiamo che la Regione Toscana ha recentemente accettato la richiesta del Governo Berlusconi di riclassificare da Sito di Interesse Regionale (SIR) a Zona di Protezione Speciale (ZPS) l’area che va da Cima del Monte a Monte Capannello, che si estende nel territorio dei Comuni di Porto Azzurro, Rio nell’Elba e Portoferraio. Il Governo avrebbe richiesto questa nuova classificazione – per molti versi più forte di quella già esistente del Parco Nazionale – perché la Commissione dell’Unione Europea aveva avviato contro l’Italia una procedura di infrazione in quanto non applicava le necessarie misure di salvaguardia nell’Arcipelago Toscano. La non applicazione delle direttive europee avrebbe portato sanzioni di grave entità per lo Stato e la Regione. Si è anche saputa una notizia ancora più clamorosa: il Governo Berlusconi era già corso al riparo addirittura nel marzo 2004 trasformando, a quanto pare senza che nessuno all’Elba ne sapesse nulla, il Sito di Interesse Comunitario (SIC) di Monte Capanne ed Enfola in Zona di Protezione Speciale. I confini di questa grande Zona di Protezione Speciale – visibili sul sito del Ministero dell’Ambiente – comprendono quasi per intero l’Elba Occidentale ed i Comuni di Campo nell’Elba, Marciana, Marciana Marina, esclusi i centri abitati, e il promontorio dell’Enfola. Questa nuova classificazione, che rende più forti i precedenti vincoli, dovrà essere recepita dai nuovi strumenti urbanistici, varianti, Piani del Parco e della Comunità Montana e pone tutta una serie di difficoltà per alcuni progetti di cui si sta parlando da tempo, ma anche per le proposte di revisione del perimetro del Parco Nazionale che dovranno tener conto che le nuove Zone di Protezione Speciale dell’Elba sono state istituite per proteggere, in modo particolare, l’avifauna e quindi il Parco non potrà essere ridotto o modificato certamente per consentire la caccia. Altrimenti l’Unione Europea avvierà immediatamente proprio quelle procedure di infrazione che il Governo ha voluto in tutti i modi evitare con l’istituzione delle due ZPS. Una vicenda complicata, una vera e propria bomba politica che cercheremo di chiarire meglio non appena disporremo di tutta la documentazione, che vede il Governo protagonista dell’introduzione di forme di protezione particolarmente speciale per fauna e flora in una gran parte del territorio elbano.


mappa elba occidentale zps

mappa elba occidentale zps