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ESA: lavori per 1.700.000 euro a trattativa privata, R.C. contraria, Verdi frenano

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 01 aprile 2005

E’ la BIOE di Milano la ditta alla quale l’Esa sta affidando il sostanzioso appalto per il trattamento dei rifiuti organici del Buraccio di 1.700.000 euro, senza ricorrere a gara pubblica. La legge prevede che per opere superiori ai 300.000 euro siano bandite selezioni pubbliche in ambito europeo, salvo in caso di lavori da eseguirsi in somma urgenza. La motivazione addotta dai dirigenti elbani è che la ditta milanese è esclusivista per l’Italia di un particolare procedimento per la biostabilizzazione, il "Gore Cover", la cui apploicazione è stata suggerita dai consulenti della P&I di cui l'ESA si è servita. Ma è anche certo che in ambito europeo ci siano altre ditte autorizzate ed in grado di applicare il processo "Gore Cover". Sono stati in particolari gli esponenti di Rifondazione Comunista, durante il consiglio comunale del 30 marzo, a sollevare interrogativi sulla opportunità dell’intera operazione (perplessità sono state espresse anche sull'importo della parte dei lavori "bandita"), invocando quei principi di trasparenza e partecipazione che erano stati alla base del programma elettorale di “Portoferraio Domani”. In giornata ci è poi giunta una nota dei Verdi sull'argomento che pare ispirata tanto alla preoccupazione di non innescare crisi intorno all'ESA quanto a quella di far chiarezza. "I Verdi Arcipelago Toscano - recita il documento - considerano positivamente il lavoro svolto da Presidente e Consiglio di Amministrazione di Esa in una situazione difficile, e confermano quindi a tutti la piena fiducia. Sulla annunciata possibilità, riportata dal Vs giornale, di procedere per una parte dei lavori di rewamping (sistemazione funzionale) del Buraccio a trattativa privata invece che a gara, per la cifra significativa e pur nel rispetto dei pareri tecnici espressi, riteniamo vada attentamente valutata la possibilità di procedere attraverso una gara europea. Comprendiamo e condividiamo il senso di responsabilità degli amministratori - continuano i Vardi - che hanno a cuore la rapida messa a regime di un impianto strategico per realizzare al più presto il programma aziendale centrato sulla differenziata spinta (e auspichiamo la piena responsabilità di tutti in Comuni in Esa) ma forse è opportuno impiegare alcuni mesi in più per poter cercare sul mercato le migliori competenze del settore, sulla base di una gara se possibile al ribasso e corredata di precisi capitolati".


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