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Schiopparello, aumenta il degrado nella zona umida

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 30 marzo 2005

Legambiente scrive: "Nei giorni passati abbiamo inviato la lettera in allegato (insieme ad un CD con decine di foto che documentano un'avanzato degrado di spiaggia, aree di accesso e canneto) per denunciare - per la terza volta in tre anni - la situazione dell'Area Umida delle Prade-Schiopparello. Lo scorso anno ci risulta ci sia stato un rapido sopralluogo e dopo la promessa di istituire un'oasi, poi non si è saputo più niente. Intanto la situazione appare peggiorata. Egregi Signori, Negli anni passati gli Enti in Indirizzo hanno assicurato che vi sarebbe stato un intervento in relazione alla situazione di degrado dell’area delle Prade-Schiopparello, sita nel Comune di Portoferraio, ed alla richiesta di LEGAMBIENTE di predisporre una verifica in loco per accertare la reale entità del degrado che si è creato nel Sito d’Importanza Regionale B08 Zone umide del Golfo di Mola e di Schiopparello (1T516010). Nel marzo 2004, durante un incontro con cacciatori, ambientalisti ed agricoltori, la Provincia di Livorno ha annunciato che intendeva istituire un’oasi di Protezione nella zona umida di Schiopparello/Le Prade, nel Comune di Portoferraio (ex articolo 15 LR 3/94) prevista dal Piano Faunistico Venatorio 2000-2005 della Provincia di Livorno “. . ..al fine di conservare gli ultimi ambienti palustri rimasti sull’isola d’Elba di indubbio valore naturale”. Non ci risulta che si sia realizzata quell’Oasi. Sappiamo che accertamenti sono ancora stati svolti a cura di Provincia e Regione, ma ci permettiamo di segnalare che la situazione si è, se possibile, ulteriormente degradata, come dimostrano le foto contenute nel CD che le alleghiamo e che spediamo in copia: l’area umida mostra segni di profondo degrado, con sporcizia diffusa, fabbricati fatiscenti e riduzione dei chiari d’acqua, situazioni di sfacelo che non sono sicuramente compatibili con un SIR. LEGAMBIENTE aveva sollecitato Comune, Provincia e Regione ad intervenire. Dopo quell’allarme si è visto apparire solo qualche cartello di proprietà privata, ma i rifiuti sono addirittura aumentati in quantità e diffusione. Visto l’abbandono in cui versa la zona umida, occorre fare subito l’oasi di protezione con una gestione certa dell’area e, in attesa della conclusione di un iter burocratico che può essere lungo, avviare subito lavori di pulizia e risanamento. Contando sul Vostro interessamento per la salvaguardia dell’area umida dello Schiopparello / Le Prade, si allega un Cd contenente foto che illustrano la situazione della spiaggia e della retrostante Zona Umida e si inviano distinti saluti.


schiopparello degrado baracche

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schiopparello degrado sedie rifiuti

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