Caro Sergio, ti ringrazio molto per i graditissimi auguri e per le gentili parole che hai voluto dedicare a TirrenoElbaNews, il giornale on-line edito dalla "Scoop" che inizierà le sue pubblicazioni martedì prossimo. Sono d'accordo con te sui processi virtuosi che si possono innescare nell'opinione pubblica quando il panorama informativo è vario e articolato. TirrenoElbaNews vuole essere un giornale indipendente ed aperto, e spero che l'indipendenza che oggi dichiariamo saremo anche in grado di praticarla; come già facciamo -fra molte inadeguatezze- col nostro prodotto giornalistico televisivo. Concedimi di puntualizzare, infine, che le forze che ci sostengono sono soprattutto quelle del sottoscritto e dei suoi collaboratori, che quotidianamente s'impegnano -e molto- per fare un buon lavoro. Le imprese e le ditte che scelgono di apparire sulla nostra emittente, e quelle che sceglieranno -spero- di apparire su TirrenoElbaNews.it, faranno solo pubblicità ai loro prodotti e ai loro marchi. Ben trovati, dunque, i colleghi di Elbareport, e buon lavoro. Paolo Chillè Caro Paolo Mi consentirai di chiedere ai lettori di pazientare quel tanto che basta per chiosare la tua ultima lettera. In una cosa evidentemente non siamo d’accordo o non ci siamo capiti: sulla valutazione dell’essere di parte, che per me non è proprio niente di scandaloso ma che invece per te è meno accettabile almeno in linea declaratoria. Come dire, io non disprezzo affatto che l’emittente sia stata di parte, e neppure che abbia confezionato la sua informazione schierandosi quasi sempre dalla parte del centrodestra (o comunque in difesa delle più moderate posizioni in campo avverso), non mi scandalizza che abbia agito in modo da non dispiacere ai suoi più importanti sponsor, ma non accettare che ciò sia accaduto è negare l’evidenza. E non mi riferisco tanto agli “opportuni” taglietti operati (guardacaso parlavo degli sponsor) su un par di interviste che mi avevate fatto e neppure alla voluta “cancellazione” di Daniele Palmieri dalla delegazione sbarcata a Pianosa, quanto ad una generale linea editoriale che ha privilegiato costantemente gli uomini, le idee e le battaglie della destra elbana. Ragioniamo poi sul concetto di “indipendenza”: Faccio un esempio: Elbareport è indipendente, te lo posso garantire, conosco il direttore quel tanto che basta per assicurarti che è assolutamente restio ad accettare imposizioni da chicchessia (avversario e tantomeno amico) , ma, pure se pubblica quanto di decente gli arriva indipendentemente dal segno politico, Beneforti, Gavassa, Gentini, Maestrini, Rossi (per citare in ordine alfabetico chi più frequentemente firma i pezzi) possono essere compresi nel popolo della sinistra quanto Cecchi, Chillè, Giannoni e Soppelsa sembrano oggettivamente ispirati dal centrodestra. Allora indipendente non vuol dire equidistante. Per fortuna aggiungo, perché una informazione “equidistante” e tutta uguale oltre che ipocrita (mai conosciuto nessuno più partigiano di chi si dichiara ad ogni piè sospinto super partes) risulterebbe ripetitiva e pallosa . Mi pare quindi, ripeto, positivo che le intelligenze delle persone elbane (di destra e di sinistra) possano, dalla fine di questo mese, disporre di due strumenti di informazione on line di orientamento diverso. Per questo gli auguri che ho formulato a nome della redazione non erano formali e li replico sicuro che, come abbiamo fatto fino ad oggi, potremo continuare a collaborare, nell’interesse del territorio che ci ospita.
tele tirreno elba