Dario Vergassola corrosivo manovale e gentiluomo
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : venerdì, 25 marzo 2005
“Calderoli mi frega le battute migliori”. Con questo titolo, esce sulle pagine de “il Tirreno” di venerdì 25 marzo un’intervista al comico Dario Vergassola, che domenica, insieme a Ugo Dighero, sarà protagonista al Vigilanti di una Pasqua teatrale per ridere senza staccare il cervello. Esilaranti alcuni passaggi dell’intervista in cui Vergassola tratteggia la psicologia del suo personaggio sfigato con le donne. Il comico rivela anche qualche retroscena di beckstage di “Parla con me”, la trasmissione che ha condotto con Serena Dandini, terminata domenica scorsa su Rai3. Retroscena sulla tv in tempi di “par condicio” da campagna elettorale perenne, quando al posto di “imbroglio” si sceglie di dire “venditori di sogni” per non avere rogne con la politica, come quella volta con la Lega perché a “Bulldozer” su Rai2 disse che Bossi era un ignorante che pensava che Che Guevara fosse un cantante degli Inti Illimani. Condizioni pesanti in tv, che pongono perenni limiti e paletti elettorali alla libertà di espressione, ma in cui Dandini e Vergassola hanno mostrato di sapersi destreggiare bene, affinando più che smussando e offrendo uno spettacolo irriverente&divertente, intelligente pur “embedded” nella “par condicio”, perché “la sparata solo a destra non mi fa ridere” ha detto Vergassola al “Tirreno”. Gli piace essere “trasversale” ovvero “rompere a tutti, perché ce n’è per tutti”. Vergassola è uno che si definisce “miracolato” rispetto ai 16 anni in cui si è guadagnato da vivere facendo il manovale, figurarsi se non sopporta la fatica di essere additato dal potente di turno che si è sentito bersaglio di irriverente sfottò. Al teatro dei Vigilanti domenica alle 21 con lo spettacolo “Manovale e gentiluomo”; alle ore 17 Ugo Dighero con “C’era una volta un re… ma morì”. Prevendita alla segreteria del teatro, in via del Carmine e alla sede della Cosimo de’ Medici.
Dario Vergassola Chitarra