A parere del centrosinistra sono 12 i punti dolenti del Regolamento Urbanistico di Portoferraio. Facciamo una sintetica carrellata sui rilievi dell’opposizione rimandando i lettori per la consultazione di alcuni degli aspetti contestati nella rubrica “Ambiente”. Nuovi alberghi: E’ prevista nel centro storico “una nuova attrezzatura alberghiera ricettiva per 100 camere come riconversione di strutture ricettive esistenti e recupero di volumetrie esistenti, con le modalità prescritte dal P.S.”. Non pare quindi credibile la trasformazione dell’immobile scolastico del Grigolo in struttura alberghiera da 100 camere ( si pensi solo al traffico indotto e e alla mancanza di parcheggi). Il Regolamento individuerebbe poi nel Palazzo Coppedè la seconda struttura alberghiera e questo contrasterebbe con le linee del Piano Regolatore che prevede invece la realizzazione del secondo albergo nella fascia pedecollinare. Ampliamenti esercizi alberghieri: Anche su questo fronte si registrano, per il centrosinistra, difformità dal piano strutturale, che prevedeva possibilità di ampliamenti solo là dove se ne verificasse la necessità e non l’automatico possibile incremento del 10% dei volumi come stabilito dal nuovo R.U. Consumella: Assolutamente incorerente appaiono le previsioni per una zona che dovrebbe contenere quasi a contatto strutture collidenti come l’ampliata zona cimiteriale ed il nuovo polo scolastico, per tacer degli interventi PEEP e di edilizia privata previsti in una zona dalla arlecchinesca destinazione. Eliporto di Albereto: Non pare compatibile con lo sviluppo urbanistico previsto nell’area la realizzazione di un eliporto (e non di un punto di atterraggio elisoccorso) con il carico di inquinamento acustico che potrebbe determinare e con la pericolosità indotta da una tale struttura. Nuova viabilità: Sono contestati entrambi gli interventi di maggior rilievo (per altro in contrasto con il Piano Strutturale) che interessano il raddoppio della provinciale di San Giovanni (occorrerebbe tra l’altro procedere alla demolizione di tre fabbricati), senza alcun utile risultato, e ancor di più la strada di scorrimento prevista tra le località Lo Scotto e Albereto tecnicamente impossibile da realizzare, se non attraverso devastanti interventi. Un’opera contro la cui realizzazione si è peraltro già costituito e agguerrito e partecipatissimo comitato. Prima casa: “Le norme che disciplinano l'accesso alla prima casa, così come definite dal regolamento urbanistico adottato, sono indefinite, contraddittorie e persino illegittime. Si individua semplicemente una superficie utile da destinare all'edilizia residenziale, ma non si stabilisce come si accede materialmente ad diritto di edificare, chi può farlo ed in quale modo.” Approdo di San Giovanni: Appare fuorviante la denominazione di semplice approdo quando si prevede di destinare ai servizi portuali tutta l’area compresa tra il mare e la strada provinciale.
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