Verdi: l'isola ecologica ed il Parco latitante
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : giovedì, 24 marzo 2005
Isola ecologica certificata da un marchio di qualità. Qualità della vita e dei servizi per i residenti ed i turisti. E’ l’isola verde pensata dai Verdi dell’Arcipelago. “L’uovo di Colombo”, come spiega Carlo Rizzoli nella conferenza stampa tenutasi nella mattina di mercoledì: “la protezione dell’ambiente è il motore dello sviluppo”. Un piano energetico unico che preveda fonti alternative, pulizia del territorio, autosufficienza idrica, biocarburanti, blocco degli imballaggi, bioagricoltura, economie integrate per uscire dalla monarchia del turismo. Queste alcune della azioni per rendere l’isola ecologica non soltanto uno slogan. La scommessa è culturale, il ritardo con il quale si pongono gli amministratori, secondo i Verdi, è allarmante. Il Parco nazionale, che dovrebbe essere il motore principale di questa svolta, è imprigionato dal commissariamento. Ma anche la Comunità del Parco non è all’altezza del suo ruolo. Bocciato infatti il Piano di Sviluppo sociale ed economico varato dopo circa 5 anni dalla Comunità del Parco. “190 pagine, inutili e perciò dannose - ha detto Marino Garfagnoli – tirate via, da cui risulta chiaro che gli amministratori locali non hanno contribuito alla stesura di questo importante strumento. Non si sono neppure accorti che nel frattempo veniva progettato l’elettrodotto dell’Enel.” I Verdi denunciano un'assenza di partecipazione degli Enti Locali su questioni che non riguardino direttamente il mattone, una mancanza di strategia e progettualità che permette soltanto il piccolo cabotaggio tra le priorità di ogni giorno.
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