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La scomparsa del Prof. Alfonso Preziosi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 20 marzo 2005

Le sue esequie si terranno a partire dalle ore 16 di Domenica 20 Marzo con una Funzione Religiosa che si terrà nella Chiesa Parrocchiale di S.Giuseppe di Portoferraio. La famiglia, ha espresso il desiderio che in luogo di fiori, in memoria dello scomparso, siano effettuate donazioni ad Enti Assistenziali. La Redazione di Elbareport si unisce nella triste circostanza a quanti hanno formulato alla famiglia Preziosi le condoglianze. Pubblichiamo di seguito alcuni messaggi di cordoglio per il lutto che ha colpito la Famiglia Preziosi. L'Amministrazione comunale di Portoferraio La notizia della morte di Alfonso Preziosi ha colpito l’intera isola. Il sindaco Roberto Peria ha dichiarato: “Esprimo il cordoglio mio personale, dell’Amministrazione e della città alla famiglia del prof. Alfonso Preziosi. Perdiamo una personalità di grande spessore. A tutti resta il ricordo della sua bella persona e dell’impegno per la cultura e l’educazione di tanti elbani”. Al cordoglio si è unito Nunzio Marotti, assessore alle Politiche Culturali, il quale ha detto: “Forte è la gratitudine della città per ciò che è stato e ha fatto Alfonso Preziosi. Esattamente un mese fa, abbiamo pubblicamente riconosciuto il suo contributo alla crescita culturale della comunità. Purtroppo, la sua salute non gli consentì di essere presente alla consegna della targa”. Preziosi fu Preside del Liceo “Raffaello Foresi”, quando il liceo era l’unica scuola superiore dell’Elba, e ha formato diverse generazioni della classe dirigente elbana. Inoltre fu Direttore della Biblioteca “Foresiana” per trent’anni, dal periodo bellico fino al 1974, contribuendo ad assicurare la conservazione di un grande patrimonio di cultura e di arte in anni difficili. Da ricordare, infine, la sua partecipazione alle iniziative del Premio Letterario Isola d’Elba – R. Brignetti e la sua vasta attività di pubblicista e di animatore culturale. Nella mattina di sabato, al Centro “De Laugier”, nel corso dell’iniziativa per la Settimana della Cultura Scientifica a cui partecipavano studenti e docenti, Preziosi è stato ricordato dalla vicepreside, prof.sa M. Grazia Battaglini. Umberto Mazzantini per Legambiente dell'Arcipelago Toscano La morte del Professor Alfonso Preziosi, storico presidente di Italia Nostra dell’Isola d’Elba, priva l’ambientalismo e la cultura elbani di un protagonista insostituibile. Il Professor Preziosi era conosciuto da tutti come Preside del Liceo Foresi, scrittore e giornalista, Direttore del Corriere Elbano, ma per noi ambientalisti è stato un maestro ed un pioniere, iniziando a parlare di salvaguardia del territorio, del paesaggio e dei beni culturali ed ambientali quando questi temi erano patrimonio di pochi. Il Professor Preziosi ci ha accompagnato, instaurando un proficuo rapporto con LEGAMBIENTE, con la sua calma e la sua intransigente saggezza anche nelle prove e nelle battaglie più difficili, non perdendo mai la lucidità di uno sguardo ben puntato al futuro di un’isola e della sua gente che tanto amava. LEGAMBIENTE esprime le più sentite condoglianze alla Famiglia Preziosi e ad Italia Nostra e piange la perdita di un uomo di cultura legato alla propria terra e di un ambientalista esemplare. Il Direttore di Elbareport Con la scomparsa del Prof. Alfonso Preziosi, si perde una parte importante della storia elbana, e non solo perchè Preziosi ne aveva mirabilmente ricostruito importanti tratti, ma anche perchè con la sua vita stessa, spesa in molti decenni del novecento isolano, quella storia aveva attivamente partecipato a determinarla. Lo aveva fatto da scrittore, giornalista, ecologista appassionato, lo aveva fatto soprattutto come insegnante e come preside di un numero pressochè sterminato di studenti. Pretendeva molto dai suoi allievi, pretendeva che imparassero a resistere alla fatica di studi non facili, ricordando forse la determinazione ed i sacrifici della sua carriera di studente di modeste origini familiari, che aveva lavorato come garzone di un barbiere per poter continuare a studiare e diventare appunto un protagonista schivo, che rifuggiva dai protagonismi, dalle ostentazioni. Pretendeva atteggiamenti seri e dedizione, sicuro (a giusta ragione) che la capacità di impegnarsi fosse il miglior viatico per un giovane. Ma a volte rompeva il suo procedere severo con divertite quanto inaspettate battute di spirito: il maturando in confusione che aveva risposto alla sua domanda su un poeta alessandrino "Chi era Nonno di Panopoli?", "Professore 'un so' nemmeno chi era Panopoli si figuri se so' chi era il su' nonno!". E proprio ripensando a quei momenti, ci piace irritualmente concludere il breve ricordo di un uomo che celava forse per riservatezza, sotto la scorza quasi burbera del rigoroso educatore e studioso, una natura permeata di profonda umanità.


chiesa s. giuseppe

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