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"Elba: legalità a forte rischio". Lo afferma la Fondazione Antonino Caponnetto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 19 marzo 2005

A partire da lunedì 21 Marzo la Fondazione Antonino Caponnetto (patrocinata dal Presidente della Repubblica) tornerà con il suo Presidente Calleri all'Elba per una serie di incontri con le amministrazioni locali nel corso dei quali presenterà il suo "Rapporto 2004" sulla "Legalità e giustizia sociale per una Toscana più sicura". Nello stralcio elbano del dossier si legge quanto testualmente riportiamo: "Il Caso Isola D'Elba". I recenti accadimenti dell'Isola destano preoccupazione. Inchieste, i cui sviluppi sono ancora in corso, hanno infatti portato ad arresti ed al coinvolgimento più o meno diretto di esponenti politici, Sindaci, Amministratori locali, rappresentanti dello Stato, poliziotti e di un giudice. Fermo restando che si attende l'esito dei processi per un più preciso accertamento delle responsabilità individuali è comunque necessario esaminare la situazione di un sistema politico-sociale in crisi. I tipi di reati per i quali si stanno svolgendo le inchieste sono quanto mai vari: ciò non può non destare preoccupazioni poiché si potrebbe essere in presenza di un sistema malato ad alto tasso d'illegalità diffusa in modo capillare sul territorio. D'altronde non mancano i segnali inquietanti raccolti direttamente dall'analisi effettuate sul territorio elbano, in particolare: Il tipo di attività economica preminentemente turistico-alberghiera, presente sull'isola, si presta per la sua stessa natura ad essere un'occasione ghiotta per i potenti gruppi criminali dediti al riciclaggio del denaro sporco e all'usura. Ciò è sicuramente stato agevolato dalla recente crisi economica e sono stati segnalati diversi cambi di proprietà degli alberghi con imprenditori venuti da "fuori". Le numerose nuove costruzioni e relative assegnazioni di alloggi in cooperativa e di alloggi pubblici rende teoricamente possibili speculazioni economiche e a danno dell'ambiente. L'isola di Pianosa, autentico paradiso naturale, è potenzialmente un oggetto del desiderio speculativo. La presenza di numerosi locali notturni con donne provenienti dall'est europeo, è comparabile con quanto avvenuto sulle coste della Versilia infiltrate dalla mafia. I numerosi suicidi avvenuti negli ultimi mesi sono troppi per essere giustificati con il disagio sociale. I numerosi incendi di autovetture ricordano le intimidazioni di tipo mafioso sin troppo da vicino. I numerosi incendi dolosi dei boschi. Il fatto che sull'Isola non sono più presenti coloro i quali hanno condotto le principali inchieste che hanno portato agli arresti: il Capitano dei Carabinieri, il Capitano della Guardia di Finanza ed il Comandante della Forestale rappresenta motivo di seria riflessione. Per affrontare la preoccupante situazione di cui sopra è necessario: Applicare la legge che permette alla Prefettura di verificare i passaggi di proprietà immobiliare ed incrociare tali dati con i prezzi effettivi chiesti dalle agenzie immobiliari. Organizzare un piano anti-usura con le banche che operano all'Elba. Esaminare in modo attento e puntuale i nomi degli acquirenti delle case comprate in cooperativa e degli assegnatari delle case popolari per verificare se sono state violate le normative o sono stati venduti immobili a prezzi di favore. Le azioni di cui sopra potrebbero dare un significativo aiuto al recupero della legalità sull'Isola d'Elba. In conclusione la Fondazione Caponnetto considera l'Isola d'Elba ad elevato rischio d'illegalità e ritiene opportuno intervenire con urgenza per non lasciare soli i cittadini elbani.


Elba foto satellite ingrandita

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