“Giglio, il Sindaco: pronti ad accogliere le grandi pale eoliche” E’ decisamente apprezzabile il sostegno del sindaco Brothel alla causa ambientale, in particolare nel voler mostrare la necessaria attenzione al protocollo di Kioto, tuttavia un impianto eolico sull’Isola del Giglio, in pieno parco dell’arcipelago Toscano, ci pare, come ci è parsa al momento in cui abbiamo presentato le osservazioni contrarie alla sua istallazione, del tutto inappropriato. Anzi secondo il nostro punto di vista che è decisamente favorevole allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili, deleterio, tanto più che, al massimo, servirebbe come immagine pubblicitaria di coloro che lo hanno progettato e lo vorrebbero istallare. Cioè come mero simbolo di una tendenza innovativa in campo energetico ed ambientale, che però, allo stato dei fatti, non sembra assolutamente essere tale. Basterebbe infatti che, per le esigenze del Giglio, venissero adottati carburanti bio-derivati al posto dei diesel tradizionali con cui attualmente si produce energia elettrica sull’isola, ad esempio il “biodiesel”, per ottenere un “risultato Kioto” ampiamente più consistente. E che dire poi di una politica più attenta per l’adozione di sistemi di sfruttamento dell’energia più efficienti e più efficaci di quelli attuali? Ci sarebbero rispondenze immediate e certe, direttamente proporzionali rispetto agli indicatori individuati dalle direttive di Kioto. Con tutto ciò, ci preme rammentare al sindaco Brothel, che stimiamo particolarmente sensibile non solo per le questioni ambientali, ma anche per quelle culturali, storiche, naturalistiche e di sviluppo dell’isola, che fino ad ora, 3 delle 5 isole europee che erano accomunate al medesimo progetto ENEL, di rinnovata immagine dell’ENEL in campo energetico e ambientale, l’attuale ENEL’s way, hanno già ritirato il loro impegno, sia in ragione della possibile inadeguatezza delle istallazioni eoliche loro proposte, sia in ragione dell’incompatibilità degli impianti in progetto con i sistemi ambientali di quelle stesse isole, e più in generale con quelli delle piccole isole particolarmente sensibili. Cogliamo nel frattempo l’occasione perché, prendendo spunto da una pala eolica apparsa su un quotidiano locale dei giorni scorsi la cui immagine veniva affiancata all’annunciato progetto del Sindaco del Giglio, quest’ultimo possa fare proprie le riflessioni dei Verdi del Giglio e non soltanto di questi, su che cosa significherebbe una pala eolica del tutto simile a quella fotografata, qualora venisse effettivamente collocata in località Le Porte, vicino a Giglio Castello. Ed approfittiamo di tale circostanza per chiedergli come mai non abbia ancora dato seguito alle nostre circostanziate segnalazioni, che avanzammo mesi fa in occasione della presentazione al pubblico del progetto eolico dell’ENEL Green Power , disponendo la rimozione forzata di un analogo impianto eolico, seppure di più piccole dimensioni, che oramai giace da anni in completo stato di abbandono nei pressi dell’Allume. Quell’impianto, sia chiaro, realizzato qualche decina di anni fa, era di natura strettamente sperimentale, e dunque temporaneo ed amovibile, tuttavia, dopo anni di completa inutilizzazione, è ancora lì, al suo posto, inutilizzato come si è detto, ed inutilizzabile, in uno stato peraltro di totale e per alcuni versi di pericolosa trascuratezza. Non vorremmo quindi che le grandi pale eoliche dell’ENEL che il Sindaco Brothel si dice pronto ad accogliere al Giglio, laddove non dovessero funzionare come i Verdi ragionevolmente temono, o come potrebbe purtroppo accadere in ragione di possibili difetti in tema di previsioni progettuali (ovvero di più semplici limiti di utilizzabilità effettiva dell’impianto), rimanessero, come spesso accaduto per le grandi realizzazioni, cattedrali nel deserto o monumenti a scelte momentaneamente distratte.
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