Dopo il successo delle «Domeniche del granito» la proposta di Umberto Segnini Sentieri, dalla riscoperta alla tutela Circa 650 persone hanno partecipato alle escursioni organizzate dai consorzi del versante occidentale. E il centro “Il viottolo” propone: «Si crei la figura del manutentore dei sentieri» L’Elba si riscopre terra di scalatori e amanti del trekking. Un viaggio durato 2 mesi, in otto tappe, intrapreso da oltre 650 persone. La complicità del sole spesso a far loro compagnia ma anche neve, pioggia e vento sul loro cammino. Non si sono, però, scoraggiate le centinaia di persone che hanno preso parte da gennaio a marzo alle cosiddette «Domeniche del granito», le escursioni organizzate dai tre consorzi riuniti del versante occidentale – Caposantandrea, Costa del Sole e L’Elbavoglio – insieme alle guide ambientali del centro escursionistico “Il viottolo” di Umberto Segnini e al Circolo culturale di San Piero. Attraverso la secolare tradizione della lavorazione del granito, i sentieri un tempo battuti quotidianamente dagli abitanti del posto, i partecipanti hanno risposto all’iniziativa con crescente entusiasmo. «Ha vinto la voglia di stare insieme, di riallacciare legami perduti, di camminare confrontandosi – afferma Sergio Galli, presidente del consorzio Costa del Sole. In queste domeniche la collettività si è come riscoperta, sono emersi progetti, idee, proposte. I partecipanti hanno lanciato alle istituzioni un messaggio chiaro: amiamo il nostro territorio e intendiamo adoperarci per valorizzarlo. I progetti che la Comunità Montana dell’Elba e Capraia ha varato per il recupero della rete sentieristica, l’iniziativa “Adotta un sentiero” del Parco Nazionale, e le sottoscrizioni attivate ne sono la riprova». E proprio in riferimento alla tutela e valorizzazione dei sentieri Umberto Segnini, titolare del centro “Il viottolo” lancia una proposta: «Si crei la figura del manutentore dei sentieri, professionalità responsabile durante tutto il corso dell’anno della pulizia e conservazione dei nostri sentieri. In passato il Parco Nazionale affidava a cooperative ad hoc l’incarico di provvedere alla messa in sicurezza e alla tutela dei sentieri ma il loro lavoro, seppure impeccabile, si limitava, per ragioni di contratto, a brevi periodi. Accadeva così che in poco tempo i sentieri sprofondassero nuovamente nell’abbandono. Servirebbero poche, qualificate, persone per assicurare, durante tutto l’anno, la pulizia dei nostri sentieri. Penso a 3/4 giovani, magari assunti dalle varie istituzioni, che possano così evitare lo spreco di risorse e tempi che si accompagnano a interventi sporadici e una tantum». Una sorta di guardiano dei sentieri con il compito di curare al meglio i 180 chilometri di percorsi che si snodano sul territorio dell’isola d’Elba e che da marzo sino a ottobre richiamano quote sempre crescenti di turisti con il pallino per l’escursionistica. «Anche se a riguardo non disponiamo di cifre esatte – continua Segnini − sono almeno 30.000 gli amanti del trekking che ogni anno scelgono la nostra isola per le loro vacanze. Cifre che giustificherebbero l’istituzione di una figura qualificata e oggi, a mio parere, indispensabile quale il manutentore dei sentieri». Anche Maurizio Testa, titolare dell’Hotel Ilio di Capo Sant’Andrea non ha dubbi: «La professionalità della nostra offerta turistica passa anche, e soprattutto, attraverso iniziative come questa. La ricchezza del nostro patrimonio ambientale rimane il nostro miglior biglietto da visita e con irrisori sforzi possiamo contribuire alla sua conservazione e valorizzazione». Il rischio? «Che i turisti che si avventureranno in sentieri poco battuti e malcurati non riescano a godere delle nostre ricchezze, facciano dietro-front ogni qualvolta smarriranno le segnalazioni o, nel peggiore dei casi, si perdano», conclude Segnini. Un esempio per tutti: si è notato, in occasione dell’ultima escursione organizzata, come il sentiero che costeggia la funivia del monte Capanne, percorso tra i più importanti dell’Elba, fosse stato chiuso. Alcune fettucce ne impedivano l’accesso. A pochi metri i materiali in uso per i lavori di manutenzione dell’impianto di risalita. Lavori sacrosanti ma in vista delle prossime vacanze pasquali, armati di buon senso, si dovrebbe anche pensare alle necessità del nostro turismo…
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