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Sentieri, dalla riscoperta alla tutela

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 17 marzo 2005

Dopo il successo delle «Domeniche del granito» la proposta di Umberto Segnini Sentieri, dalla riscoperta alla tutela Circa 650 persone hanno partecipato alle escursioni organizzate dai consorzi del versante occidentale. E il centro “Il viottolo” propone: «Si crei la figura del manutentore dei sentieri» L’Elba si riscopre terra di scalatori e amanti del trekking. Un viaggio durato 2 mesi, in otto tappe, intrapreso da oltre 650 persone. La complicità del sole spesso a far loro compagnia ma anche neve, pioggia e vento sul loro cammino. Non si sono, però, scoraggiate le centinaia di persone che hanno preso parte da gennaio a marzo alle cosiddette «Domeniche del granito», le escursioni organizzate dai tre consorzi riuniti del versante occidentale – Caposantandrea, Costa del Sole e L’Elbavoglio – insieme alle guide ambientali del centro escursionistico “Il viottolo” di Umberto Segnini e al Circolo culturale di San Piero. Attraverso la secolare tradizione della lavorazione del granito, i sentieri un tempo battuti quotidianamente dagli abitanti del posto, i partecipanti hanno risposto all’iniziativa con crescente entusiasmo. «Ha vinto la voglia di stare insieme, di riallacciare legami perduti, di camminare confrontandosi – afferma Sergio Galli, presidente del consorzio Costa del Sole. In queste domeniche la collettività si è come riscoperta, sono emersi progetti, idee, proposte. I partecipanti hanno lanciato alle istituzioni un messaggio chiaro: amiamo il nostro territorio e intendiamo adoperarci per valorizzarlo. I progetti che la Comunità Montana dell’Elba e Capraia ha varato per il recupero della rete sentieristica, l’iniziativa “Adotta un sentiero” del Parco Nazionale, e le sottoscrizioni attivate ne sono la riprova». E proprio in riferimento alla tutela e valorizzazione dei sentieri Umberto Segnini, titolare del centro “Il viottolo” lancia una proposta: «Si crei la figura del manutentore dei sentieri, professionalità responsabile durante tutto il corso dell’anno della pulizia e conservazione dei nostri sentieri. In passato il Parco Nazionale affidava a cooperative ad hoc l’incarico di provvedere alla messa in sicurezza e alla tutela dei sentieri ma il loro lavoro, seppure impeccabile, si limitava, per ragioni di contratto, a brevi periodi. Accadeva così che in poco tempo i sentieri sprofondassero nuovamente nell’abbandono. Servirebbero poche, qualificate, persone per assicurare, durante tutto l’anno, la pulizia dei nostri sentieri. Penso a 3/4 giovani, magari assunti dalle varie istituzioni, che possano così evitare lo spreco di risorse e tempi che si accompagnano a interventi sporadici e una tantum». Una sorta di guardiano dei sentieri con il compito di curare al meglio i 180 chilometri di percorsi che si snodano sul territorio dell’isola d’Elba e che da marzo sino a ottobre richiamano quote sempre crescenti di turisti con il pallino per l’escursionistica. «Anche se a riguardo non disponiamo di cifre esatte – continua Segnini − sono almeno 30.000 gli amanti del trekking che ogni anno scelgono la nostra isola per le loro vacanze. Cifre che giustificherebbero l’istituzione di una figura qualificata e oggi, a mio parere, indispensabile quale il manutentore dei sentieri». Anche Maurizio Testa, titolare dell’Hotel Ilio di Capo Sant’Andrea non ha dubbi: «La professionalità della nostra offerta turistica passa anche, e soprattutto, attraverso iniziative come questa. La ricchezza del nostro patrimonio ambientale rimane il nostro miglior biglietto da visita e con irrisori sforzi possiamo contribuire alla sua conservazione e valorizzazione». Il rischio? «Che i turisti che si avventureranno in sentieri poco battuti e malcurati non riescano a godere delle nostre ricchezze, facciano dietro-front ogni qualvolta smarriranno le segnalazioni o, nel peggiore dei casi, si perdano», conclude Segnini. Un esempio per tutti: si è notato, in occasione dell’ultima escursione organizzata, come il sentiero che costeggia la funivia del monte Capanne, percorso tra i più importanti dell’Elba, fosse stato chiuso. Alcune fettucce ne impedivano l’accesso. A pochi metri i materiali in uso per i lavori di manutenzione dell’impianto di risalita. Lavori sacrosanti ma in vista delle prossime vacanze pasquali, armati di buon senso, si dovrebbe anche pensare alle necessità del nostro turismo…


il mondo del granito 5 colonne spezzate

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