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Preoccupazioni per l'acqua al Giglio

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 17 marzo 2005

Preoccupante “grido di dolore” da parte del Presidente dell’Associazione Proloco di Isola del Giglio Walter Rossi. In una lettera inviata alla Regione Toscana, al Presidente dell’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n° 6 Ombrone, all’Acquedotto del Fiora ed al Comune di Isola del Giglio denuncia la grave situazione dell’approvvigionamento idrico sull’Isola se non dovessero essere realizzati quei lavori già programmati ed in particolar modo la realizzazione di un dissalatore a Giglio Campese. Di seguito il testo della Lettera aperta. In data odierna ho ricevuto del Sindaco del Comune di Isola del Giglio una lettera molto allarmante che denuncia la gravissima situazione di previsione per l’approvvigionamento idrico all’Isola del Giglio. Nell’anno scorso il centro urbano di Campese è stato interessato da imponenti lavori per il nuovo impianto di dissalatore che avrebbe reso totalmente autosufficiente l’isola con non pochi sacrifici soprattutto per i turisti, che dovettero subire, fino a circa il 15 luglio, polveri e rumori per gli scavi fra le abitazioni e sulla spiaggia: si diceva che c’era la massima urgenza. Dai quei giorni tutto è stato abbandonato ed oggi, si legge nella lettera del Sindaco, l’Acquedotto del Fiora ha cambiato (o dovuto cambiare?) il programma, per cui il dissalatore non si fa più. Il bello è che le tradizionali navi cisterna che rifornivano l’acqua non verranno più, non rientrando nel piano della Regione Toscana perché l’isola sarà dotata di dissalatori. Sempre nella lettera del Sindaco si legge che il nuovo programma prevede il potenziamento del dissalatore di Giglio Porto, l’acqua sarà pompata a circa 450 m di altezza per poi riscendere a Campese: utopia, la condotta è inadeguata e tutta rotta, tutti qua sanno che l’acqua non arriverà a Campese, inoltre si dovranno affrontare enormi costi di gestione (per il pompaggio) e l’intera l’isola sarà sempre a rischio perché dipenderà da un’unica macchina. Per non parlare poi degli scarichi fognari! Ormai la Pasqua è alle porte e quest’anno, se non cambia da subito qualcosa, si prevede la stagione peggiore degli ultimi decenni per l’approvvigionamento idrico e gli scarichi. Cosa si dirà alle prossime conferenze sul turismo, che la colpa del calo è della mancanza di professionalità degli operatori turistici, che i prezzi sono troppo alti rispetto alla qualità dei prodotti o dei servizi offerti, e quali grafici si produrranno a sostegno di tali ipotesi? Perché le due isole della provincia di Grosseto vengono continuamente considerate scomode invece che risorsa per tutto il comprensorio?”


Giglio Acquedotto romano

Giglio Acquedotto romano