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Offensiva dei D.S.sui Parchi commissariati, interrogazione parlamentare

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 16 marzo 2005

Mercoledì 16 marzo fra le ore 15 e le ore 16 a Montecitorio, durante il QUESTION TIME IN DIRETTA TV SULLA RAI il governo risponderà su un'interregazione del Gruppo DS a prima firma on. Calzolaio e firmata anche dall'On. Mussi sul commissariamento dei Parchi (compreso quello dell'Arcipelago Toscano). Ed ecco il testo dell'interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio: Per sapere, premesso che: - in Italia esistono 23 parchi nazionali; i 21 costituiti interessano 462 comuni e 18 regioni, occupavano complessivamente nel 2003 solo 490 unità di personale; - la situazione della gestione provocata dall’attuale Ministro, in evidente contrasto con la legge, è la seguente: 2 non sono stati ancora attivati, 8 sono senza presidente, 6 non hanno consiglio direttivo, solo 3 hanno un direttore regolarmente incaricato; - 10 dei 21 enti parco nazionali costituiti sono stati commissariati tra il 2001 e il 2004; - l’ente parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano è stato commissariato nell’agosto 2001 e nel febbraio 2003; in entrambi i casi il TAR ha sospeso il commissariamento reintegrando il presidente (una decisione confermata con sentenza del Consiglio di Stato nel luglio 2003); - l’ente parco nazionale dell’Arcipelago Toscano è stato commissariato nell’agosto 2002; la regione Toscana ha sollevato conflitto di attribuzione e la Corte Costituzionale ha accolto il ricorso, provocando la decadenza del commissario; - l’ente parco nazionale della Maiella è stato commissariato per un anno; - l’ente parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi è stato commissariato per sei mesi, poi il commissario è stato nominato presidente; - l’ente parco nazionale del Gran Paradiso è stato commissariato per nove mesi, poi il commissario è stato nominato presidente; - 6 enti parco nazionali sono ancora commissariati: Arcipelago Toscano (una regione, due province, 7 isole, 11 comuni, 1 comunità montana, sede a Portoferraio), Appennino Tosco-Emiliano (2 regioni, 4 province, 14 comuni, 4 comunità montane, sede a Busana), Circeo (una regione, una provincia, 4 comuni, sede a Sabaudia), Foreste Casentinesi (2 regioni, 3 province, 12 comuni, 5 comunità montane, sede a Pratovecchio), Monti Sibillini (2 regioni, 3 province, 18 comuni, 5 comunità montane, sede a Visso), Aspromonte (una regione, una provincia, 37 comuni, sede a Gambarie di Santo Stefano); in 4 casi (Appennino Tosco-Emiliano dal dicembre 2002 all’ottobre 2003 poi dal marzo 2004, Foreste Casentinesi dal marzo 2004, Monti Sibillini dal giugno 2004, Aspromonte dal dicembre 2004) il commissario è il dottor Cosentino, direttore del Servizio Conservazione della Natura del Ministero dell’Ambiente; in 1 caso (Arcipelago Toscano dal settembre 2002 al febbraio 2004 poi dall’aprile 2004) il commissario è il dottor Barbetti, ovvero il presidente decaduto in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale; in 1 caso (l’unico “regolare” in termini di legge, l’unico gestito con il Corpo Forestale dello Stato, Circeo dal giugno 2002) il generale Bellassai; - i decreti di nomina dei commissari straordinari non hanno nessuna giustificazione legale, nessuna motivazione di emergenza o di urgenza; i bilanci degli enti commissariati sono formalmente in ordine; le procedure ordinarie previste dalla legge rispettate; la motivazione addotta è la mancata intesa con le regioni interessate e in tre casi si tratta della Regione nella quale il Ministro si è presentato candidato Presidente nel 2000, risultato non vincitore, risultando evidente una volontà autoritaria, centralistica e ritorsiva; - i decreti di nomina e proroga dei commissari di parco prevedono un’indennità per il commissario analoga a quella di un presidente di parco nazionale e anche un’indennità per un sub-commissario analoga a quella di un vice-presidente; - sui decreti di nomina dei commissari di parco non c’è parere delle commissioni parlamentari, obbligatorio nel procedimento di nomina dei presidenti di parco; - la sentenza della Corte Costituzionale n. 27 del 19 dicembre 2003 ha rilevato l’illegittimità della condotta complessiva del Ministro nella mancata assunzione di iniziative volte a raggiungere l’intesa con le regioni interessate per la individuazione del Presidente dell’Ente parco, secondo quanto previsto dall’articolo 9 della legge 394/91; - la Camera dei Deputati, il 28 aprile 2004, ha approvato, ai sensi dell’art. 108, comma 3 del Regolamento, un documento finale della VIII Commissione permanente a seguito dell’esame della sentenza della Corte Costituzionale, nel quale si suggeriscono criteri e modalità di comportamento imperniati sul principio di leale collaborazione che sarebbero dovuti essere adottati dal Ministro dell’Ambiente (proposta alla Conferenza Unificata, clausola di salvaguardia in un collegio arbitrale, fissazione di un termine breve e non reiterabile nella nomina di eventuali commissari); - il Ministro dell’Ambiente non ha promosso iniziative di collaborazione con le regioni interessate, ha firmato finora almeno 28 decreti predisposti dal direttore del Servizio Conservazione della Natura che contenevano la nomina o la proroga dello stesso direttore del Servizio Conservazione della Natura, ha reiterato molti dei decreti ogni 60 giorni; - il commissario nominato dal Ministro negli enti parco nazionali non svolge le funzioni previste dalla legge per il presidente, non è presente nella sede o nei comuni del parco, li “visita” molto raramente, in qualche caso 1 volta in 10 mesi, non incontra sindaci e comunità, non interloquisce con le regioni interessate, non favorisce il pieno inserimento del parco nelle attività di pianificazione e gestione del territorio, provoca la paralisi e lo snaturamento dei parchi nazionali, emersi negli anni novanta come occasione e sperimentazione di sviluppo sostenibile; - nei decreti di nomina e proroga dei commissari di parco sono spesso nominati anche sub- commissari; i sub-commissari nominati dal ministro sono, in genere, dipendenti del Servizio Conservazione della Natura, che frequentano il parco raramente, più o meno quanto il commissario e spesso nelle stesse rare occasioni; - nei parchi dove sono stati nominati, con i fondi del singolo parco destinati ad un presidente e ad un vice-presidente, vengono pagati un commissario e un sub-commissario che non sono presenti e per una attività che non viene svolta, fondi distolti dal territorio per il quale erano destinati, con un ulteriore aggravio di personale e di spese per la consegna e il ricevimento di atti e materiali; - per i 21 enti parco nazionali costituiti il contributo ministeriale complessivo per la gestione ordinaria è via via diminuito da 43.406.211,59 euro del 2002 a 41.314.743,50 del 2003 a 39.659.211,45 del 2004, con un taglio di quasi 4 milioni di euro (il 10% in meno) in due anni; - in 4 anni il Ministero ha commissariato e paralizzato la vita ordinaria di almeno la metà dei parchi nazionali, ha azzerato i fondi per le spese di investimento dei parchi nei parchi, ha riconsegnato alla gestione delle capitanerie molte riserve marine nazionali;- quali iniziative di leale collaborazione sono state attivate con le regioni interessate a decreti di nomina commissariale, nel rispetto della sentenza della Corte Costituzionale del 19/12/2003 e degli indirizzi parlamentari del 28/04/2004, fornendo precise informazioni su quante ore commissari e sub-commissari abbiano finora trascorso nei singoli parchi che hanno commissariato, su come intenda garantire che il commissario di un ente parco nazionale sia vari giorni alla settimana nel territorio che amministra, su quanti stipendi o indennità riceva il direttore del Servizio Conservazione della Natura da istituzioni pubbliche, per quali ragioni i sub-commissari siano sempre dipendenti dello stesso Ministero dell’ambiente, perché non si insediano i consigli direttivi dei molti parchi che ne sono privi.


punta nera pomonte panorama

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rio elba panorama dal volterraio

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bosco perone

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Montecristo dall'Elba

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tramonto bello gian mario fetovaia

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