Saranno almeno 700 i cittadini toscani che potranno usufruire del prestito sociale d’onore, il nuovo strumento varato dalla Regione per fornire un aiuto immediato a chi si trovi in un momento di gravi difficoltà economiche. E’ quanto emerso dal seminario organizzato oggi all’auditorium del Consiglio regionale per illustrare ai rappresentanti e incaricati di Comuni e zone socio-sanitarie delle Asl i contenuti del bando per l’accesso al prestito d’onore che nei prossimi giorni sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana divenendo quindi operativo. Obiettivo dell’iniziativa, ribadisce il bando, è quello di offrire piccoli prestiti a chi ha necessità di attingere a risorse finanziarie per far fronte a problemi concreti e immediati, familiari e personali, facilitando l’accesso al credito anche a chi ha difficoltà a fornire le garanzie normalmente richieste dal sistema bancario. Chiunque, dunque, si trovi improvvisamente di fronte a problemi imprevisti, come la perdita del lavoro, o della casa, o situazioni come la presenza in casa di un anziano invalido e non abbia, in quel momento, le risorse necessarie a farvi fronte, può chiedere il prestito sociale d’onore, quindi un contributo economico che, però deve impegnarsi a restituire, senza interessi. Per farlo dovrà inoltrare la domanda annessa al bando al comune di appartenenza. Il comune verificherà i requisiti di ammissibilità del richiedente e quindi, attraverso Fidi Toscana, che gestirà il fondo, sarà una banca del circuito delle Banche di credito cooperativo a erogare concretamente il prestito. Il bando indica i requisiti di reddito e le condizioni socio-familiari necessarie per poter accedere al prestito, l’importo massimo richiedibile (5mila euro), i tempi di restituzione (60 mesi). La Regione interverrà con un contributo di circa 500mila euro che serviranno a abbattere gli interessi sui prestiti d’onore, permettendo così l’attivazione di oltre 3 milioni e mezzo di euro in prestiti.
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