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Sanità, progetti e limiti del sistema elbano

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 13 marzo 2005

Elisoccorso, servizi ospedalieri, carenza di operatori, accorpamento del distretto socio-sanitario negli edifici dell’ex canile. Questi i temi all’ordine del giorno nella seconda riunione della Commissione Sanità del Comune di Portoferraio alla presenza, oltre che dei commissari, del dirigente della ASl 6 dell’Elba dott. Vanno Segnini, del Sindaco Roberto Peria, dell’assessore alla Sanità Gina Truglio Un prossimo incontro pubblico tra ASL e amministratori dovrebbe servire ad illustrare ai cittadini quali sono i servizi a disposizione sul territorio, quali le modalità di accesso, quali gli impegni futuri. Sul tavolo della Commissione, riunitasi giovedì 10 marzo, anche la questione del potenziamento della rianimazione che, come ha spiegato Segnini, all’Elba, non ha i numeri per poter contare su un servizio completo. Si dovrà perciò parlare di PACU, un sistema misto che sia in grado di garantire la rianimazione e l’emergenza del pronto soccorso. La cronica carenza di personale, dovuta anche alla poca appetibilità di una carriera circoscritta sull’isola, non impedisce comunque, secondo le stime del dirigente dell’ASL, un buon livello di assistenza nei vari reparti. Deficitario, in termini di personale, appare il reparto anestesia, dove operano 4 anestesisti ed un primario. In un ospedale come quello elbano l’organico prevederebbe un minimo di 8 anestesisti. L’assessore Gina Truglio ha posto il problema delle liste d’attesa. Un mese e mezzo in media per ottenere un’ecografia. E la difficoltà (il numero verde annunciato non è ancora attivo) nel prendere gli appuntamenti telefonici. Anche la mensa - riferisce l’assessore - sta riscuotendo sonore lamentele, sia dai degenti che dai dipendenti. Si sta poi profilando l’ipotesi di accorpare i servizi del distretto socio sanitario (oggi dislocati in diversi punti della città) nel complesso degli ex macelli, in via Manganaro. Il Comune sarebbe disposto a cedere l’area alla ASL. Questa soluzione potrebbe risolvere in parte anche i problemi legati al traffico nella zona ospedaliera.


ospedale 3

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