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Aria buona a Portoferraio, ma con attenzione

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 18 febbraio 2003

L'inquinamento atmosferico non è per il momento un problema per Portoferraio, neanche nei periodi di massimo afflusso turistico della stagione estiva. Questo è quanto emerge dai dati del rapporto che l'ARPAT, Azienda Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana, ha trasmesso in questi giorni al Comune di Portoferraio. La campagna di monitoraggio della qualità dell'aria era stata promossa dall'assessore al traffico Alberto Fratti in collaborazione con il Settore 7 - Tutela Ambiente della Provincia di Livorno, ed è relativa a dati rilevati da un laboratorio mobile dell'ARPAT installato in prossimità della Banchina Alto Fondale di Portoferraio nel periodo compreso fra il 13 agosto ed il 23 settembre 2002. Gli obiettivi di questa iniziativa consistevano nel verificare l'incidenza sulla qualità dell'aria della presenza dello scalo marittimo e della massiccia presenza turistica durante il periodo estivo, cercando di rilevare anche l'andamento di particolari inquinanti fotochimici come l'ozono. Oltre a questa specifica rilevazione, sono stati monitorati i livelli del biossido di zolfo, specifico per valutare l'influenza del traffico marittimo sulla qualità dell'aria, del biossido di azoto, che si genera dalle emissioni dei motori delle navi e degli autoveicoli e motoveicoli, del monossido di carbonio, specifico inquinante di origine veicolare, e delle cosiddette polveri PM10, la cui presenza nell'atmosfera è da attribuire anch'essa all'elevato numero di veicoli in transito nella zona. I risultati ottenuti durante il periodo di campionamento sono tutti ampiamente sotto la soglia media del livello di attenzione, e si prestano a delle valutazioni piuttosto indicative. Nessun problema per il biossido di zolfo né per i livelli di ozono, che sono in media con quelli riscontrati nello stesso periodo in altre zone della Provincia; i valori di biossido di azoto e monossido di carbonio , insieme a quelli delle polveri PM 10, sono invece abbastanza fluttuanti , con qualche periodo di maggior vicinanza ai limiti di soglia, e dimostrano la marcata influenza del traffico veicolare, particolarmente intenso nel periodo oggetto dell'indagine, nel determinare lo stato della qualità dell'aria nella zona. Quindi non è il traffico marittimo, ma quello di auto e motoveicoli nella zona portuale di accesso al centro storico, ad incidere maggiormente a livello di presenza di elementi atmosferici inquinanti a Portoferraio; una presenza che in ogni caso è limitata ai periodi di maggiore affluenza turistica e che soprattutto non induce preoccupazione in quanto non raggiunge mai livelli vicini a quelli di guardia. La campagna di monitoraggio della qualità dell'aria verrà comunque ripetuta anche durante la prossima estate, in modo da avere validi termini di raffronto anche a distanza di tempo.


portoferraio via carducci traffico

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