La firma della lettera d' intenti tra i Governi Algerino e Italiano per il gasdotto che porterà entro pochi anni - attraverso la Sardegna e l' Elba - 10 miliardi di metri cubi/anno di gas naturale a Piombino, è un' occasione irripetibile per lo sviluppo sostenibile della Toscana nel delicato settore della produzione di energia, dislocata per oltre il 70% del fabbisogno regionale sulla costa. Vengono così a cadere oltre che i presupposti ambientali, anche quelli economici di opere quali gli impianti di stoccaggio gas nel mare di Livorno e a Rosignano e il nuovo elettrodotto elbano da 132mila volt. Per quanto riguarda l' Elba, la disponibilità per riscaldamento e/o raffreddamento e la mobilità del gas naturale , accanto alla costruzione di impianti non impattanti per la produzione energetica da fonti rinnovabili e ad un' azione volta al risparmio energetico, appare sempre più inutile e assurda ed uno spreco finanziario oltre che di paesaggio, la realizzazione del previsto megaelettrodotto a 132mila volt con tralicci fino a 45 metri di altezza . Rinnoviamo ancora una volta l' invito a Comuni elbani, Comunità Montana, Provincia di Livorno e Regione Toscana a tener conto di questa novità ed a muoversi per arrivare alla sospensione di un' opera inutile ed impattante quale il nuovo elettrodotto elbano per utilizzare diversamente le ingenti risorse previste .
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