L'Agenzia del Territorio non deve chiudere
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : giovedì, 10 marzo 2005
Presso il Comune di Portoferraio si è tenuto il Tavolo di Concertazione al quale hanno partecipato il Sindaco Roberto Peria, il Vice Sindaco Angelo Zini e l’Assessore Andreoli per il Comune di Portoferraio, Paola Mancuso per il Comune di Rio Marina, Fabrizio Antonini per la Comunità Montana, Andrea Meo per l’Ente Parco, Paolo Pesciatini per la Confcommercio, Gianluca Sanna per CNA, Roberto Martorella per la Confesercenti, Michele Lotti per la FAITA, Roberto Minelli per la Coldiretti, Valeria Tallinucci in rappresentanza del Centro Studi per la Banca dell’Elba, Iginio Disperati per l’APT, Marcello Bonistalli rappresentante della CGIL, Dorina Scappini rappresentante della CISL, Fabrizio Bartoli rappresentante della UIL e Giulia Massini in rappresentanza dell’API Toscana Livorno. In detto incontro è stato approvato il seguente documento contro la possibile chiusura del locale ufficio dell’Agenzia del territorio: Il Tavolo di Concertazione per lo sviluppo, riunitosi il giorno 09 Marzo 2005, presso la sala consiliare del Comune di Portoferraio, alle ore 9,00 PREMESSO - Che in data 16/02/2005 la stampa locale ha diffuso la notizia secondo cui il Direttore dell’Agenzia del Territorio di Livorno ventilava la possibile chiusura del locale Ufficio dell’Agenzia; - Che tale eventualità rappresenterebbe un insormontabile problema per i cittadini, i professionisti, le aziende, le stesse istituzioni locali; - Che il danno, quindi, che deriverebbe al territorio sarebbe assai grave; - Che tale ipotesi di chiusura, peraltro, va collocata in un quadro più generale di messa in discussione di altri importanti servizi sul territorio elbano, quale ad esempio la sede distaccata del Tribunale; - Che rispetto a tale ipotesi sussiste una ferma contrarietà ed opposizione da parte di tutta la società portoferraiese ed elbana, CHIEDE Il mantenimento della locale struttura dell’Agenzia del territorio, a salvaguardia degli interessi della cittadinanza e quindi l’immediato abbandono di ogni ipotesi di chiusura.
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