Torna indietro

Arco Latino, per scoccare frecce progettuali al cuore d'Europa

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 18 febbraio 2003

C’è una grande regione europea che si affaccia sullo stesso mare. I confini disegnano un arco che va dal Portogallo fino alla Sicilia, il suo cuore sono le isole del Mediterraneo. L’Elba si trova al centro, dove l’arco si tende e sprigiona tutta la sua potenza. Ed è bello scoprirsi in mezzo ad una cultura mediterranea che ci appartiene, dopo essersi sentiti alla deriva di un’Europa continentale che ci sfugge. Sono le premesse di un progetto internazionale che nasce dall’unione di 56 province che si chiama “Arco Latino”, presentato nella mattina di lunedì 17 febbraio nella sede dei DS di Portoferraio dal Presidente della Provincia Claudio Frontera e dal Consigliere regionale Andrea Manciulli, con tra il pubblico, primus inter pares, il Comandante Tabani, autorità portuale di Piombino e isola d'Elba. E’ un progetto di cooperazione e sviluppo che intende potenziare tutte quelle aree omogenee, estranee alla dinamiche di crescita della Mitteleuropa, per le quali è possibile individuare elementi comuni, economici e culturali, da sostenere ed incrementare. Manciulli ha infatti spiegato che il progetto è da considerarsi come la creazione una lobby di province che faccia pressione sull’Europa per riguadagnare i punti di ritardo. “E’ un’iniziativa che nasce dal basso – ha detto Frontera – da un percorso nato all’interno delle singole Province e votato dai rispettivi 56 consigli, con un iter complesso, superato grazie ad grande motivazione comune”. Come dobbiamo spendere il nostro mare e le nostre coste, come superare gli aspetti negativi dell’insularità e valorizzare quelli positivi? Sono le domande di partenza, che nascono dal basso, attraverso le quali unirsi progettualmente e operativamente con tutti gli inquilini europei che veleggiano nel Mediterraneo. Nella sala dei DS, disadorna come al solito di amministratori locali, trascurata dagli organi di informazione, ma abbastanza rappresentata dalle associazioni di categoria e sindacali(Associazione Albergatori, Confesercenti, Faime, CGIL) si è cercato di dare alcune risposte e di individuare i temi prioritari da portare sul tavolo dei vicini di provincia. Sono emersi due punti fondamentali, o meglio, due punti che sono l’uno l’origine dell’altro: insularità e trasporti. Potenziare i trasporti per annullare uno degli effetti negativi dell’insularità, la distanza dilatata dai tempi di percorrenza del mare. Per fare questo però, hanno ribadito i rappresentanti di Regione e Provincia, occorrono quegli strumenti di cui l’Elba per ora è orfana: i progetti. “Le singole rivendicazioni – ha puntualizzato Manciulli - non servono a nessuno, sarebbe come gettare un sassolino in mare.” Chiaro su questo punto anche il Presidente Frontera che ha sollecitato gli amministratori presenti, uno solo, di Campo nell'Elba, a discutere all’Elba e con gli Elbani le questioni di casa, per poi presentarsi unitariamente per rivendicare attenzioni più ampie a livello provinciale ed europeo. Un progetto di ampio respiro quindi, grande quanto il Mediterraneo, dal quale si possono attingere reali benefici soltanto si se saprà conciliare ed unire il particolare al generale, altrimenti l’Elba perderà ancora treni, navi, aerei.


arco latino pubblico

arco latino pubblico

arco latino 2

arco latino 2