Egregio Direttore, il Signor Maurizio Martorella da Roma ci lancia una sanguinosa accusa: avremmo cercato di celare l'affitto mal pagato di Baffino D'Alema per far fare brutta figura al Cavalier Foltocrinuto. A parte che Baffino, appena sgamato, se n'è andato e che su quella casa non ha messo il segreto di stato come ha fatto il Cavalier Stirato Bellachioma con le sue 50 ville.... accusarci di aver simpatie per D'Alema è come dire che saremmo attratti dal virus della SARS. Un'accusa che respingiamo con tutte le nostre residue e già deboli forze! Ci sembra strano che i giornali di destra che sollevarono affittopoli (se non andiamo errati tra questi si distinse per virulenza proprio quello di proprietà del Cavaliere Ridens), oggi giudichino provocazioni di terroristi le accuse, provate, di abusi edilizi e violazioni ambientali perpetrate dal Cavalier Berlusca in Apicella! Inoltre, noi non facevamo di paragoni tra destra e sinistra italiane, ma tra due destre: quella Italiana e quella Francese, Chirac e Berlusconi. Volevamo dire che si può essere di destra assumendosi eticamente le responsabilità e gli obblighi di trasparenza che chi governa dovrebbe avere, nel rispetto delle leggi, senza esaltazione dell'evasione fiscale e condoni edilizi (due espressioni che, insieme, sono intraducibili in tutte le lingue europee). Insomma un'altra destra è possibile... Non volevamo difendere la tremebonda sinistra italiana (anche se non ha eletto in Parlamento decine di elementi passati per le aue di Giustizia come il centro-destra), abbiamo invidia della destra francese che licenzia un ministro per un peccatuccio che in Italia non sarebbe nemmeno veniale ed i fascisti li combatte e i razzisti li tiene ben lontani, non se li mette nelle liste e li fa ministri.
massimo dalema