Considerazioni sull'elettrodotto
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : venerdì, 04 marzo 2005
In merito all’articolo dei Verdi sul nuovo elettrodotto personalmente tento un chiarimento. Non conosco nei dettagli il progetto a 132 kv ma sicuramente è un completamento di linea già esistente, il cavo sottomarino fino a Cavo, poi in tralicci fino a Portoferraio, realizzato prima dell’avvento del Parco. L’Isola è alimentata dal continente, la centrale turbogas di Portoferraio, serve soltanto per le piccole emergenze. Con lo sviluppo del turismo e le nuove tecnologie la richiesta di energia è in aumento quindi certi potenziamenti credo siano indispensabili. Si potrebbe migliorare il tracciato, per i voli notturni esistono segnalazioni luminose per i tralicci, e palloni segnaletici in campate pericolose. Riguardo alle fonti alternative al momento (biomasse, solare, eolico) hanno un impatto sul territorio peggiore e con irrisori risultati assai costosi. Bene la valorizzazione del risparmio sui vecchi edifici e sulle apparecchiature elettriche. Malgrado tutto dove non esiste sfruttamento delle acque il petrolio è la fonte a più buon mercato. Sono d’accordo su opere sostanziose che finanzia l’Europa tipo la grande centrale alimentata con i rifiuti costruita nei pressi del Porto di Barcellona. Non ci facciamo incantare con l’uscita sul nucleare. Non ha senso ridiscuterne dopo un referendum e la chiusura delle centrali da 20 anni, con la fuga dei tecnici in altri paesi, e con la scuola ormai su questo tema al lumicino, e lo stesso CNR snobbato da questo governo.
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