"Abbiamo ricevuto la seguente segnalazione corredata da foto: “Siamo andati a fare una passeggiata. Partendo dalla strada che porta alla spiaggia di Topinetti siamo andati verso Rio Marina lungo il mare. La passeggiata sarebbe bella se non fosse per le centinaia, se non migliaia, di bottiglie di plastica e di spazzatura varia, sicuramente portate da varie mareggiate, che giacciono sui sassi che fungono da " spiaggia". Abbiamo persino trovato la carcassa di un delfino ( almeno pensiamo sia un delfino), che deve essere lì da parecchio tempo. Ci domandiamo se non sia possibile dedicare una giornata alla pulizia di quella zona, magari invitando tutte le scuole a partecipare. Una cosa tipo quella che e' stata fatta l' anno scorso a Portoferraio. E' un peccato lasciare tutto quel sudicio, fa una brutta impressione. Alleghiamo un paio di foto”. Negli anni passati il Comune di Rio Marina ha organizzato diverse e riuscite pulizie delle spiagge, anche in collaborazione con Associazioni locali e a volte con il contributo di LEGAMBIENTE, confidiamo che prima dell’apertura della nuova stagione turistica Topinetti sarà di nuovo pulita. La carcassa dell’animale, anche se con la coda mozzata e le pinne pettorali e dorsale ormai non più distinguibili, dalla conformazione della testa e del corpo sembrerebbe proprio appartenere ad un piccolo cetaceo, probabilmente un delfinide forse incappato in una rete e poi rigettato morto in mare. E’ una vista triste, anche pensando alle molte segnalazioni che ci arrivano di splendidi branchi di delfini, soprattutto Tursiopi, intorno alle coste elbane e di un nutrito stormo di Sule, uccelli che prima era abbastanza raro vedere vicino alle nostre coste, al largo di Chiessi e Pomonte, presenze che danno, invece una grande speranza per il futuro del nostro mare e del Santuario dei Mammiferi Marini Pelagos. La carcassa di un cetaceo spiaggiato è certamente un brutto segnale ed abbiamo già provveduto ad informare il Corpo Forestale dello Stato per le verifiche del caso e, se possibile, per determinare la specie a cui appartiene l'animale, ma, almeno, questa volta non sembra che siamo di fronte ad una carcassa già spolpata per farne mosciame da vendere a peso d'oro sul mercato illegale di ristoranti compiacenti e buongustai cannibali. Speriamo solo che la morte del delfinide non sia dovuto ad un episodio di barbara inciviltà come quello di Pescia Romana, a Montalto di Castro, dove pochi giorni fa una Stenella e stata ritrovata sulla spiaggia dopo che qualche criminale del mare le aveva sparato un colpo di pistola al ventre.
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