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Puntale, degrado infinito: dalle antenne alla discarica

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 27 febbraio 2005

Finalmente qualcuno ha preso carta e penna (oltre che macchina fotografica) ed è andato a documentare quella autentica schifezza che è diventato il Puntale dell'Acquaviva di Portoferraio, relazionando poi a chi di dovere (cioè le diverse Forze dell'Ordine che hanno una qualche competenza in materia). Quello di Legambiente è un succinto ma documentato esposto della beffa dopo l'insulto. Non bastava infatti a lor signori della telefonia di aver realizzato quel mostro paesistico in uno dei più affascinanti angoli dell'Arcipelago, non bastava loro di aver squarciato e bunkerizzato le viscere del Puntale che oggi emettono continui sinistri ronzii, non bastava aver preso per il naso amministrazioni ed enti colpevolmente distratti con rassicuranti disegnucoli in cui si mostrava l'opera finita in forma di asticciole da bandiera in luogo di quegli osceni tubi blu, dopo quegli insulti al paesaggio la beffa appunto di lasciare l'area in pieno degrado. Ma stavolta si sono presi una bella beccata dal Cigno Verde che raramente molla l'osso: "Con la presente - si legge nell'esposto presentato dagli ambientalisti a Corpo Forestale, Carabinieri, Capitaneria di Porto, Polizia Urbana di Portoferraio e Provinciale - torniamo a segnalare la indecorosa situazione determinatasi al Puntale dell’Acquaviva di Portoferraio. Da mesi e mesi il “cantiere” per la realizzazione delle antenne per la telefonia mobile autorizzato dal Comune di Portoferraio su area di proprietà della Provincia di Livorno versa in stato di abbandono, degrado e risulta pericoloso per la pubblica incolumità. Almeno a quanto risulta a questa Associazione nessun provvedimento è stato assunto nei confronti dei responsabili del cantiere tale che essi abbiano messo riparo a quanto già segnalato a più riprese dalla stampa locale. (ultimo in ordine di tempo “Le vergogne infinite del Puntale e la disattenzione di chi dovrebbe vigilare – Elbareport Giovedì 30 Dicembre 2004). Lo stato dell’area è quello descritto anche nella documentazione fotografica che si allega: a) sul lato nord lungo la ripida scarpata che finisce in mare si sono accumulati insieme ad altri rifiuti anche dei residui delle lavorazione del cantieri (tubi in plastica pannelli di protezione delle antenne divelti dal vento) b) in prossimità delle due antenne più alte c’è una buca di circa due metri di larghezza e profonda 50 cm tappata alla meglio con tavole e resti della rete plastica di recinzione, un vero trabocchetto per chi vi entrasse (la zona non è recintata) c) la parte recintata con barriere metalliche ormai indecorosamente arrugginite (lato Ovest) lo è per modo di dire perché un varco consente a chiunque di entrare (e di scoprire che sotto le antenne c’è una buca con una vera e propria discarica di materiale vario). d) Ovunque nell’area si notano cavi che non sono sotto traccia e sporcizia di ogni genere. Questa associazione indirizza la segnalazione alle SS.LL. per gli opportuni provvedimenti di competenza."


antenne puntale 05 buca est

antenne puntale 05 buca est

antenne puntale discarica nord

antenne puntale discarica nord

antenne puntale buca ovest

antenne puntale buca ovest

antenne ovest puntale

antenne ovest puntale

antenne puntale rete

antenne puntale rete