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Pirateria informatica: conclusa dalla Finanza un'indagine svoltasi anche all'Elba

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 26 febbraio 2005

Condotta dalla Guardia di Finanza della provincia di Livorno, comandata dal Generale Luciano Carta, una maxi operazione contro la pirateria informatica: le indagini hanno portato al sequestro di migliaia di programmi illegalmente duplicati. Il Nucleo Provinciale Polizia Tributaria di Livorno e la Tenenza di Portoferraio, hanno portato a termine in questi giorni una importante operazione contro la pirateria informatica: i controlli, iniziati nel mese di giugno, hanno riguardato 9 aziende della provincia di Livorno e hanno portato alla denuncia di 10 persone, di cui una in stato di arresto, alla competente Autorità Giudiziaria. Le indagini sono state supportate tecnicamente da BSA (Business Software Alliance*), l’associazione che riunisce i maggiori produttori di software e che si batte contro la pirateria informatica. I controlli hanno portato al sequestro di migliaia di programmi software, CD musicali e DVD cinematografici illecitamente duplicati per un valore di mercato di circa 6.500.000 euro e di una completa centrale di duplicazione clandestina, astutamente ricavata all’interno di una abitazione privata nel pieno centro di Livorno. I prodotti più copiati sono risultati essere quelli di aziende produttrici di software diffusi in tutto il mondo come Adobe, Autodesk, Microsoft, Symantec, oltre ad album musicali e film illecitamente duplicati in formato DVD. Durante i controlli è stato riscontrato inoltre l’utilizzo di software duplicato abusivamente, pratica nota con il nome di “underlicensing”: i programmi software, cioè, sono stati acquistati dalle aziende e poi installati sui terminali in numero superiore rispetto a quanto previsto dalle relative licenze d’uso. I responsabili delle aziende che operavano illegalmente sono indagati per il reato di cui all’art. 171 bis della Legge 248/00 sulla tutela del diritto d’autore e rischiano fino a tre anni di reclusione e 15.000 euro di multa. Alle sanzioni penali vanno aggiunte le sanzioni amministrative previste dall’art. 174 bis, pari al doppio del valore di mercato del software illegale rinvenuto. Nel corso delle perquisizioni sono state rinvenute, inoltre, diverse copie contraffatte di sistemi operativi Microsoft; le indagini volte ad appurare la provenienza di tali prodotti si sono estese anche ad aziende delle province di Bari e Brindisi. “Questa è solo l’ultima di molte operazioni nel campo della tutela della proprietà intellettuale messe in atto dal Comando di Livorno”, ha ricordato il Maggiore Vincenzo Tuzi, comandante del nucleo provinciale di Piazza Vecchia Fortezza. “E il fatto che le nostre indagini evidenzino la persistenza nel tempo di comportamenti illegali mostra che essi sono effettivamente assai radicati, non solo nel pubblico dei consumatori ma anche nel campo dei professionisti e della piccola e media impresa, il che rende il fenomeno ancor più preoccupante”.


CD Lucchetto

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