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Isole dei famosi, Legambiente chiede al Ministro più controllo sui permessi ai VIP

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 25 febbraio 2005

E' dall’agosto 2004, che Legambiente denunciato ripetutamente la scandalosa vicenda dei bagni di VIP nel mare proibito di alcune isole dell’Arcipelago Toscano e richiesto informazioni su come e perchè siano stati autorizzati accessi privilegiati che vengono impediti ai comuni cittadini. Il Commissario Barbetti, invece di operare, come prevede la normativa nazionale ed europea, nella massima trasparenza, ha opposto alle legittime (come confermato dal Difensore Civico della Regione Toscana) richieste di Legambiente un imbarazzante quanto incomprensibile diniego. In realtà questo no, coperto addirittura dalla necessità di porre il segreto sulle fantascientifiche attrezzature subacquee che sarebbero state usate durante gite che sembravano più che altro balneari, potrebbe avere una spiegazione: il Commissario vuole nascondere un sistema di favoritismi con i quali ha consentito, negli ultimi due anni, l’accesso alle zone proibite di Giannutri, Montecristo e Pianosa di decine di uomini di potere e amici elbani. Se così fosse consigliamo al centro-destra di rivedere il famoso slogan “l’’Elba agli elbani” in un più attuale “l’Arcipelago agli amici”. Ma nonostante i dinieghi opposti, i segreti scientifici e la completa noncuranza del Commissario Barbetti per il parere del Difensore Civico della Regione Toscana che imponeva di rendere pubblici i dati, LEGAMBIENTE non molla su una vicenda che considera emblematica dell'uso riservato che si può fare di una riserva integrale e del diritto/dovere dei cittadini italiani a ricevere tutti lo stesso trattamento e a rispettare le regole poste dalla legge. Con una nota del suo responsabile nazionale delle Aree Protette, Legambiente, chiede al dr. Aldo Casentino, Direttore generale della Direzione per la Protezione della Natura del Ministero per l’Ambiente, di interessarsi della preoccupante situazione degli allegri nulla-osta per il mare protetto. L'Associazione del Cigno Verde chiede anche che venga approvato, entro la prossima primavera, un regolamento, che garantisca, nelle more dell’approvazione del regolamento del Parco, la massima trasparenza nella concessione dei nulla-osta, consentendo da una parte la protezione dell’ambiente ettraverso un preciso rispetto dei vincoli imposti dalla Legge e dall’altra pari opportunità di accesso alle isole minori dell’Arcipelago Toscano. Nella convinzione che regole uguali per tutti e che tutti devono rispettare siano fondamentali per far recuperare autorevolezza e credibilità alle azioni di tutela e valorizzazione dell’area protetta, aspettiamo un sollecito riscontro del Commissario del Parco e una risposta chiara dal Ministero dell'Ambiente.


montecristo isola

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